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Cronaca

Giani: "La Toscana dovrebbe restare in zona arancione". Nasce un comitato per decidere la chiusura delle scuole

Il governatore della Toscana ha annunciato la nascita di un comitato tecnico per decidere ogni settimana la chiusura delle scuole su base provinciale o comunale

Il governatore della Regione Eugenio Giani ha annunciato durante una diretta social che la Toscana nella prossima settimana dovrebbe restare in zona arancione. "Ci troviamo in una situazione di sostanziale stabilità da alcuni giorni sulla soglia dei 1000 o poco più contagi al giorno. Ragionevolmente per i dati che abbiamo e che stiamo trasferendo a Roma, compreso l'indice Rt, dovremmo rimanere anche la settimana prossima in zona arancione. I numeri sono in aumento nelle ultime settimane e siamo in una situazione seria, ma sicuramente gestibile, soprattutto per quanto riguarda i ricoveri".

Il presidente Giani ha poi annunciato delle novità riguardo le scuole in base al nuovo Dpcm Draghi che entrerà in vigore da venerdì 6 marzo. Il governatore ha confermato la sua posizione favorevole sulle scuole aperte "perchè sono un veicolo fondamentale di formazione per i nostri giovani". Il nuovo decreto del presidente del consiglio dà il potere ai presidenti delle regioni di chiudere le scuole anche in zona gialla o arancione su base provinciale o comunale. Da quì la decisione di costituire un comitato di consultazione che si riunirà per decidere le sorti degli istituti scolastici di settimana in settimana.

Cosa è il Ceps

Nella giornata di domani con un'ordinanza il presidente della Regione Toscana costituirà il Ceps, Comitato per l'emergenza della prevenzione scolastica, che sarà composto oltre che dallo stesso Giani da altre quindici persone: gli assessori regionali alla sanità e all'istruzione Simone Bezzini e Alessandra Nardini, il direttore generale della giunta regionale, i direttori dell'istruzione, della sanità, dell'agenzia regionale della sanità, dell'ufficio scolastico regionale, un rappresentante dei prefetti, dell'Upi, dell'Anci, il presidente del parlamento degli studenti e infine i quattro direttori dell'Asl sud est, Asl nord ovest, Asl centro e dell'ospedale fiorentino Mayer. Il comitato si riunirà ogni venerdì e servirà per prendere le decisioni sulle scuole che scatteranno dal lunedì successivo. 

Dpcm Draghi, cosa cambia per la scuola

Venerdì 6 marzo entrerà in vigore il nuovo Dpcm, il primo del governo Draghi. Le novità più importanti riguardano le scuole, che dovranno restare chiuse in zona rossa. Ma non solo, gli istituti scolastici di ogni ordine e grado non potranno aprire nelle aree dove si riconosce una presenza consistente delle varianti, nelle zone in cui vi siano più di 250 contagi ogni 100 mila abitanti e nel caso di una eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico. 

Vaccini

"Oggi la Toscana ha battuto un record, quello della somministrazione giornaliera di vaccini. Siamo arrivati a 326.750 dosi di vaccino, con 90.436 persone che hanno già ricevuto il richiamo. Solo nella giornata di oggi abbiamo visto somministrare più di 14mila dosi di vaccino, progressivamente entriamo in un ritmo che è quello che ci può consentire di raggiungere gli obiettivi di una sostanziale immunità di gregge nel prossimo mese di ottobre".

Le persone “estremamente vulnerabili” potranno vaccinarsi a partire da domani, giovedì 4 marzo. Saranno le Asl e le Aziende ospedaliero-universitarie, che li hanno in carico, a contattare i soggetti “super fragili”, ai quali sarà somministrato il vaccino Moderna. Qualora alcuni di questi soggetti “estremamente vulnerabili” non possano essere vaccinati per le loro particolari condizioni di salute, potranno essere vaccinati i conviventi o coloro che li assistono. E’ quello che accadrà, per esempio, già domani stesso, nella zona apuana dove saranno vaccinati i genitori di un giovane con grave disabilità, che a causa del suo stato di salute non potrà essere immunizzato, e per il quale un anziano di 91 anni si era offerto, rinunciando al proprio vaccino.

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