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Cronaca

Giallo di Cesa, in manette uno dei due uomini che si trovava con giovane che morì per un mix di farmaci e droga

E' stato fermato per un controllo casuale dai carabinieri di Pisa, il suo nome però era nella banca dati nazionale e non ha avuto scampo. E' stato arrestato uno dei due marocchini che si trovava nella villa di Cesa quando S. S., 19enne  di...

E' stato fermato per un controllo casuale dai carabinieri di Pisa, il suo nome però era nella banca dati nazionale e non ha avuto scampo. E' stato arrestato uno dei due marocchini che si trovava nella villa di Cesa quando S. S., 19enne di Sansepolcro di origini magrebine, fu trovata senza vita. Ad ucciderla fu un mix di sostanze stupefacenti e antidepressivi.

Si tratta di Moez Jeibili, conosciuto nell'ambiente dello spaccio con il soprannome di "Bimba". Su di lui - già destinatario di un'ordinanza cautelare emessa lo scorso 6 novembre dal Gip Ponticelli - pende l'accusa di "morte in conseguenza di altro reato" e di "spaccio" per aver ceduto lo stupefacente che, insieme ai medicinali, potrebbe essere stato fatale alla 19enne. A questo punto sarà sottoposto a interrogatorio e potrà raccontare la sua versione dei fatti.

LA VICENDA

Era la tarda mattinata di sabato 11 marzo quando la giovane è stata trovata dalla proprietaria della villa. Era arrivata lì due giorni prima insieme a due uomini che avevano affittato la casa. Quel giorno avrebbero dovuto riconsegnare le chiavi, ma nessuno si presentò, così la proprietaria entrò nell'abitazione e scoprì la tragedia.

La giovane fu trovata riversa sopra a un letto, avvolta solo in un asciugamano. Si era presa cura di sé, si era appena fatta una doccia. Poi il malore e la morte probabilmente nel cuore della notte.

Nell'abitazione furono trovati residui di marijuana fumata, numerose bottiglie di birra e una confezione vuota di pillole anti depressive. Un quadro che fece supporre agli investigatori, coordinati dalla pm Angela Masiello, che prima della morte si sia consumato un festino.

CHI ERA

La 19enne era stata più volte segnalata per uso di stupefacenti, ma la sua fedina penale risulta pulita. Viveva a Sansepolcro, anche se negli ultimi tempi era ospite di una comunità di recupero (Ceis) di Città di Castello. E proprio da questa comunità si sarebbe allontanata volontariamente giovedì scorso, giorno in cui è arrivata nella casa di Cesa insieme, pare, a uno dei due uomini con il quale avrebbe avuto una relazione. Venerdì li avrebbe raggiunti l’altro. La tragedia si è consumata nella notte tra sabato e domenica.

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