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Cronaca

"Liti in famiglia perché sono gay". Archiviata la denuncia per lesioni della madre di Giacomo

La donna aveva portato il figlio in tribunale accusandolo di maltrattamenti. Lui l'ha controdenunciata: "Lei e mio zio non accettano la mia omosessualità. Ho subìto vessazioni pesanti"

Gli screzi familiari erano arrivati fino ai tribunali. Giacomo, adesso 30enne e residente nel Valdarno aretino, era stato denunciato all'inizio del 2021 dalla madre per lesioni e maltrattamenti. Lui aveva presentato una controdenuncia, rivelando pubblicamente quello che a suo parere era il vero motivo delle liti: la sua omosessualità.

"Ho subito una serie di vessazioni, culminate con un duro scontro con mio zio, che ha cercato di colpirmi con una bombola del gas. E sono stato cacciato di casa", raccontò ad ArezzoNotizie nell'aprile di un anno fa.

Figlio di genitori separati, Giacomo aveva anche sottolineato che il padre era stato l'unico a dargli una mano, mentre la madre e lo zio (che hanno sempre negato questa ricostruzione) non avevano accettato il suo orientamento sessuale, mettendo in atto nei suoi confronti un comportamento aggressivo, con offese e minacce. 

Ieri è arrivata una prima svolta giudiziaria sulla vicenda. Il tribunale di Arezzo ha disposto l'archiviazione per la denuncia presentata dalla mamma di Giacomo, accogliendo la richiesta del pubblico ministero.

Nelle prossime settimane invece arriverà in aula la denuncia di Giacomo: "Mia madre cercava di scegliere le mie amicizie - aveva rivelato il ragazzo. Mi ha portato perfino dagli psichiatri. Lo zio invece mi ha spaccato il pc con gli appunti dell'università". Anche su queste accuse dovrà esprimersi il giudice.

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