Raggirati e derubati, cinque giovanissimi vittime di malintenzionati. Episodi nel week end in centro storico

Raggirati con una scusa. Convinti a consegnare soldi: dapprima tentando di muoverli a compassione, poi con un'insistenza tale da spaventarli. E' accaduto più volte nel fine settimana appena trascorso. Sono almeno cinque le persone che sarebbero state derubate nel cuore di Arezzo: quattro di loro, stando alle testimonianze, sono minorenni.

Torna la paura per i colpi messi a segno ai danni dei giovanissimi. Questa volta ad agire però potrebbe non essere la solita banda: piuttosto sarebbero due persone sole. Il modus operandi sembra essere sempre il solito: prima chiedono soldi, affermando di avere fame e ricordando ai malcapitati che il Natale è prossimo e serve un gesto di beneficenza. Se però la risposta della vittime è negativa, scatta l'insistenza e la richiesta esplicita: "Dammi 5 euro", oppure "Dammi 10 euro". Nessuna minaccia, ma toni che intimoriscono i ragazzini. E così in cinque sono caduti nella trappola e hanno ceduto i soldi.

"Uno dei giovanissimi - raccontano alcuni testimoni - era rimasto isolato dal gruppo e in due si sono avvicinati e non si sono allontanati finché non gli hanno portato via 15 euro". I due punterebbero sull'ingenuità e sul timore delle loro vittime: per questo avvicinerebbero soprattutto i minorenni. Ma pare che anche qualche adulto abbia ceduto all'insistente richiesta di soldi.

Sono episodi che non riguardano delle vere e proprie baby gang, anzi, in questo caso i soggetti responsabili sembrano più grandi di età. Restano però simili le modalità con le quale vengono approcciati i giovanissimi: una scusa semplice, che punta tutto sull'ingenuità, e poi le richieste. Valgono anche in questo caso i consigli delle forze dell'ordine: innanzitutto non isolarsi.  Se si esce in gruppo meglio restare compatti. E poi denunciare: solo se c'è una denuncia le forze dell'ordine possono muoversi, far scattare accertamenti che arginino il problema.