Ruba un motorino e chiede un riscatto di 150 euro al proprietario per restituirglielo. La tentata estorsione non è andata a buon fine grazie all'intervento dei carabinieri.

L'episodio è avvenuto lo scorso 9 aprile all'esterno di una ditta nel comune di San Giustino Umbro, quando un operaio di Sansepolcro al termine del proprio turno di lavoro non ha più trovato lo scooter dove lo aveva parcheggiato la mattina.  

Qualche giorno dopo lo stesso operaio ha ricevuto una chiamata da uno sconosciuto che si offriva di fargli riavere il ciclomotore rubato dietro il pagamento di 150 euro. Il biturgense però non ha ceduto al ricatto e si è rivolto ai carabinieri che dopo un'attenta attività investigativa hanno individuato il malvivente.

Il ladro, domicilitato a Sansepolcro, era già noto alle forze dell'ordine per precedenti reati contro il patrimonio e droga, tra cui la misura di prevenzione del divieto di ritorno nel comune biturgense. I militari hanno proceduto alla perquisizione dell'abitazione della sorella, dove il 42enne abitava da qualche giorno, e hanno trovato il telefono con il quale aveva contattato l'operaio. Successivamente sono riusciti anche a risalire al luogo dove aveva nascosto il ciclomotore rubato; si trovava in un sottoscala di un palazzo al confine tra la Toscana e l'Umbria.

Nel pomeriggio di ieri i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Sansepolcro hanno eseguito una misura cautelare nei confronti del ladro per i reati di ricettazione e tentata estorsione. 

Col provvedimento emesso nei suo confronti, l’uomo dovrà scontare la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Sansepolcro con il divieto di allontanamento dal proprio domicilio nelle ore notturne. Il ciclomotore è stato recuperato e riconsegnato al legittimo proprietario.