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Cronaca Giotto / Via Cimabue

Furti, zona Giotto nel mirino. "Io, faccia a faccia con il ladro. Poi è andato giù dal balcone"

Il racconto del proprietario: "Pensava che l'appartamento fosse vuoto, invece ero lì. Erano entrati in casa già due anni fa"

"Mi sono trovato faccia a faccia con il ladro: quando si è visto scoperto, si è calato dal terrazzo". E' il racconto di uno dei residenti dei condomini di via Cimabue. Il copione si ripete: malviventi in azione sul far della sera, quando il buio aiuta a celare la loro identità ma l'ora non è troppo tarda. E magari i padroni di casa non sono ancora rincasati. Dalle 18 alle 19: è questo l'orario più critico per imbattersi nei ladri acrobati. Uno di questi ha cercato di mettere a segno un colpo proprio ieri sera: erano le 18,45 quando è stato scoperto.

Ero davanti al camputer a quell'ora - racconta il 35enne padrone di casa -. Abito al secondo piano e avevo lasciato gi avvolgibili alzati. Non c'erano luci accesse, a parte quella dello schermo.

Tentato furto in via Cimabue

Probabilmente per questo il malvivente ha pensato che l'appartamento fosse vuoto. E così, ha puntato proprio il terrazzo con la serranda alzata. Si è mosso dal retro, dove ci sono i giardinetti che si affacciano su via Raffaello Sanzio, davanti alla Croce Rossa. Il retro dello stabile non è illuminato come il piazzale davanti e il bandito ha approfittato dell'oscurità, iniziando ad arrampiscarsi sulla facciata dalla grondaia. Con agilità, è riuscito a scalare il palazzo, fino ad arrivare a quel balcone al secondo piano.

E' stato per puro caso che mi sia alzato per andare in cucina. Ho lasciato la stanza dove si trova il pc e ho acceso la luce in cucina, stavo per prendere un bicchiere d'acqua. In quel momento ho sentito un rumore alla finestra, mi sono affacciato pensando a un colpo di vento e invece ho visto un'ombra muoversi. Non ho più pensato a niente e ho spalancato le ante. Il bandito era lì, a cavalcioni della ringhiera. In un attimo si è aggrappato alla grondaia ed è sceso, velocissimo. Non siamo venuti a contatto per un soffio: ma sono stati attimi concitati. Parlava italiano, forse aveva accento straniero. Appena è scappato ho chiamato le forze dell'ordine. Tra l'altro non è la prima volta che mi trovo ad affrontare un episodio del genere, nell'ottobre 2016 i banditi erano riusciti ad entrare, anche se - non tenendo oggetti di valore in casa - avevano portato via poco o nulla.

E stamani, in questura, la denuncia dell'ultimo episodio.

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