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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Colpi nei capannoni industriali, arrestate 9 persone: macchinari ricettati in Bulgaria. Anche Arezzo nel mirino

La banda organizzava furti di macchinari di ultima generazione presenti nelle imprese e li ricettavano all'estero

Hanno messo a segno furti nei capannoni industriali dell'Aretino e di tante altre città italiane. Ma le loro scorribande sono finite nel mirino dei Carabinieri di Siena che, con una complessa operazione, hanno sgominato la banda e arrestato 9 persone accusate di circa 40 furti.

L'operazione è stata denominata "Speed Team" e si è snodata tra l'Italia e la Bulgaria. Nove i mandati di arresto europei e un'unica accusa: associazione per delinquere. In tutto sono stati 16 gli indagati nell'ambito dell'inchiesta, coordinata dalla Procura di Siena, sull'organizzazione che aveva compiuto razzie nel centro nord d'Italia e sulla costa adriatica.

I furti e la ricettazione all'estero

"La refurtiva - riporta AdnKronos -, spesso merce "di alto valore tecnologico", veniva poi trasportata su tir in Bulgaria per essere ricettata". L'indagine ha visto la collaborazione della magistratura e della polizia bulgara attraverso l'organismo di Eurojust all'Aja. Secondo il gip del Tribunale senese, che ha emesso l'ordinanza di custodia cautelare in carcere, 9 bulgari sono ritenuti componenti del gruppo criminale "ben strutturato ed organizzato". Cinque sono stati arrestati oggi nelle province di Monza e Bergamo e quattro in Bulgaria.

Il modus operandi utilizzato dalla banda, "basato su una continua interscambiabilità dei ruoli nel compimento degli illeciti tra i componenti, è risultato molto versatile", hanno spiegato gli investigatori. Sono state evidenziate le responsabilità del gruppo criminale in 40 episodi di furto consumati nelle province di Parma, Siena, Arezzo, Ancona, Ravenna, Verona, Brescia, Pesaro Urbino, Milano, Lecco, Rovigo, Padova, Piacenza, Firenze, Macerata, Asti e Teramo nell'arco temporale tra settembre 2018 e aprile 2020.

I beni rubati avevano un valore di circa due milioni di euro. "In particolare - spiega AdnKronos -, gli arrestati, dopo aver individuato gli obiettivi da colpire, selezionati accuratamente tra imprese che utilizzano macchinari di ultima generazione, auto articolati o che lavorano l'ottone, predisponevano delle batterie operative composte da trasfertisti abitualmente domiciliati in Bulgaria, i quali raggiungevano l'Italia per portare a termine il colpo. I beni trafugati sono stati tutti di importante valore economico perché strategici per lo svolgimento dell'attività industriale delle numerose aziende colpite. Nel corso dell'operazione sono state effettuate perquisizioni nei confronti di 10 persone indagate per gli stessi reati. Nel corso delle indagini erano stati già arrestati in flagranza di reato due bulgari e un terzo si trovava già in carcere per altri motivi".

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