Ha sfogato la sua rabbia contro gli specchietti retrovisori di un mezzo da lavoro, pensando che fosse del conoscente con cui, nelle ore precedenti, aveva avuto un diverbio. Ma il veicolo danneggiato era di un'altra persona che, vedendo lo scempio del proprio furgone, ha fermato il 40enne. Una volta giunte sul posto le forze dell'ordine, chiamate dal danneggiatore, sono arrivate anche le sue scuse: l'uomo avrebbe voluto sfogarsi contro un altro veicolo.

La ricostruzione

La follia si è consumata nella tarda serata di sabato 19 marzo, intorno alle 22, a Laterina. Sul posto sono intervenuti i militari delle stazioni di Laterina e Subbiano: una persona aveva appena danneggiato un veicolo lasciato in sosta lungo la strada. I carabinieri inviati dalla centrale operativa hanno notato come ci fossero specchietti retrovisori rotti e pezzi di vetro sia sull’asfalto che sul cofano dell’automezzo parcheggiato a fianco del furgone preso di mira. Sul posto era presente sia il proprietario del veicolo danneggiato, che l’autore del gesto. Quest'ultimo non era scappato, anzi stava provando a scusarsi in ogni modo per aver preso a bastonato il mezzo dell'altro.

L’autore del danno ha confessato spontaneamente di aver poco prima distrutto gli specchietti del furgone con un bastone di legno, un grosso pezzo di ramo trovato lungo la strada, e di aver poi chiamato i carabinieri perché si era pentito del gesto: "Pensavo che il furgone fosse di un'altra persona". Ha detto, spiegando che con quest'ultimo aveva avuto un diverbio il pomeriggio precedente.

Il responsabile, un 40enne, ha preso accordi con il proprietario per il risarcimento del danno, mentre i carabinieri hanno inevitabilmente denunciato in stato di libertà l'uomo per danneggiamento aggravato.