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Cronaca Poppi

Cercano funghi nella riserva protetta di Sasso Fratino: maxi multa

Tra gli eventi più eclatanti c'è quello che ha visto due 40enni tentare la fortuna nella riserva integrale di Sasso Fratino, area così delicata da essere stata dichiarata di non libero accesso

Dovranno pagare una multa salata i fungaioli beccati dai carabinieri forestali all'interno della riserva integrale di Sasso Fratino. È questo l'ultimo episodio accaduto recentemente all'interno del parco nazionale delle foreste del Casentino dove sono stati intensificati i controlli visto che, dopo le piogge settembrine, la "febbre del porcino" ha portato centinaia di ricercato anche - e soprattutto - quest'angolo della provincia. Per tale motivo i forestali hanno effettuato servizi di controllo con l'obiettivo di "consentire un'ordinata e regolare ricerca dei funghi, nel rispetto dei regolamenti della riserva". L'obiettivo è disincentivazione comportamenti come, ad esempio, la ricerca notturna dei funghi. "È una condotta non in linea con il rispetto di ambienti di alto pregio e tutelati come le foreste vetuste - spiegano dall'ente parco - che può rappresentare un pericolo per l’incolumità dei fungaioli stessi. Ricordiamo che cercare i funghi di notte con le torce può costare fino a 150 euro, multa che aumenta se si viene trovati in possesso del prodotto della raccolta". 

Tra gli eventi più eclatanti verificatesi recentemente, c'è quello che ha visto come protagonisti due 40enni che hanno deciso di tentare la fortuna nella riserva integrale di Sasso Fratino, area così delicata da essere stata dichiarata di non libero accesso. Come detto, per ciascuno dei due è stata staccata una multa da 500 euro. "Se vogliamo - continuano dal parco - gli è andata anche bene, visto che, se avessero raccolto dei funghi nella riserva integrale, la sanzione sarebbe arrivata per ognuno di loro a duemila euro".

"Non vogliamo certo contrastare un’attività bella e salutare come la ricerca dei funghi - spiega il presidente dell'ente parco, Luca Santini - a patto che essa venga fatta nel rispetto degli altri e dell'ambiente. L'attenzione deve estendersi anche a chi non può parlare e protestare: la foresta. Quest'ultima ci dice da sempre solo una cosa: “serva me servabo te” (conservami ed io ti conserverò). È certo un messaggio che tutti dovrebbero fare proprio, visti i tempi che corrono ed il clima che cambia".

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