Sparò e uccise un ladro: Fredy non sarà processato. "Soddisfatto, ho sempre creduto nella giustizia"
Archiviato il caso del gommista. Il provvediemento è stato depositato questa mattina e di fatto chiude, dal punto di vista giudiziario, la drammatica vicenda che risale a oltre due anni fa
Fredy Pacini non andrà a processo. Il suo caso è stato archiviato. Così ha deciso il giudice per le indagini preliminari di Arezzo Fabio Lombrado.
Il provvediemento è stato depositato questa mattina e di fatto chiude, dal punto di vista giudiziario, la drammatica vicenda che risale ad oltre due anni fa. Era la notte del 28 novembre 2018 quando Pacini, che dormiva nel soppalco ricavato sopra alla sua officina, sparò al 29enne Vitalie Tonjoc Mircea. Il giovane aveva fatto irruzione nei locali di via della Costituzione, a Monte San Savino, con l'obiettivo di rubare.
Pacini sparò cinque colpi, un proiettile raggiunse il 29enne di rimbalzo e ne provocò la morte per emorragia interna.
Il commento di Pacini
"Sono soddisfatto, ho sempre avuto fiducia nella giustizia, questa è la fine di un incubo", ha commentato Pacini, emozionato e commosso per la notizia.
Archiviazione per il "grave turbamento"
L'archiviazione arriva dopo ben due richieste da parte dei pm di non rinviare a giudizio il 58enne. Il gip ha applicato la nuova legge sulla legittima difesa che esclude la punibilità di chi abbia commesso gesti di questo tipo per salvaguardare la propria incolumità in uno "stato di grave trubamento, derivante dalla situazione di pericolo in atto".
Come detto la procura aveva già chiesto, sia con il pm Andrea Claudiani sia con il procuratore Roberto Rossi l'archiviazione. Nel primo caso il gip aveva chiesto un approfondimento delle indagini, nel secondo - alla luce di quanto emerso con i nuovi accertamenti - ha accolto la richiesta.
