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Cronaca Monte San Savino

Uccise un ladro nell'officina: Pacini di nuovo di fronte al giudice. L'accusa ha chiesto l'archiviazione

Era stato lo stesso pubblico ministero Claudiani a chiedere che il caso si chiudesse con l'archiviazione: secondo il pm Pacini - difeso dall'avvocato Alessandra Cheli - quella notte avrebbe agito per tutelare la propria incolumità e quindi non sarebbe perseguibile

Fredy Pacini torna questa mattina di fronte al gip. E' fissata per le 10,30 l'udienza in camera di consiglio nella quale il giudice Fabio Lombardo dovrà decidere se archivare (come richiesto dal pubblico ministero Andrea Claudiani) o rinviare a giudizio il gommista di Monte San Savino per la morte del 29enne Vitalie Mircea che si era intrufolato nella sua officina con un complice presumibilmente per rubare biciclette.

Era stato lo stesso pubblico ministero Claudiani a chiedere che il caso si chiudesse con l'archiviazione: secondo il pm Pacini - difeso dall'avvocato Alessandra Cheli - quella notte avrebbe agito per tutelare la propria incolumità e quindi non sarebbe perseguibile.

Nel frattempo l'avvocato della sorella della vittima - Alessandro Cristofori - aveva presentato una memoria, ma non una formale opposizione. Nel documenti venivano posti dubbi e richiesti approfondimenti.

Video | Le parole di Fredy dopo l'interrogatorio del pm

L'udienza odierna si annuncia come un passaggio tecnico, ed è molto probabile che prima della decisione il giudice si prenda altri giorni. In aula saranno presenti tutte le parti in causa: Fredy Pacini, l'avvocato Cheli, il pm Claudiani e il legale della sorella della vittima.  

La tragedia nel cuore della notte

Era la notte del 28 novembre 2018 quando Pacini, che dormiva in un soppalco ricavato sopra alla sua officina in via della Costituzione a Monte San Savino, si sarebbe svegliato di soprassalto per i rumori del vetro del portone preso a picconate dai ladri. Pacini ha raccontato di essersi sentito in pericolo, per questo raggiunse la cassaforte e prese la pistola. Poi sparò: cinque colpi, uno fatale. Il ladro, un 29enne moldavo, riuscì a uscire e percorrere alcuni metri, poi si accasciò e morì. 
La perizia balistica eseguita nei mesi successivi accertò che il ladro fu colpito quando era scivolatao a terra. In seguito all'esito di tale perizia, Pacini ha chiesto di poter essere interrogato dal pm. Il faccia a faccia si svolse il 9 maggio dello scorso anno. "Adesso mi sento più libero", aveva commentato il 57enne con un filo di voce all'uscita dalla Procura.

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