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Cronaca

"Fornivano droga ai tossicodipendenti di Arezzo". Due arresti, uno è un dipendente Asl. Indagata anche una 30enne

E’ di due persone arrestate il bilancio di una attività antidroga conclusasi questa mattina dai militari del Reparto Operativo Nucleo Investigativo di Arezzo con l’aiuto dei militari della locale Compagnia e dal Nucleo Cinofili Carabinieri di...

E’ di due persone arrestate il bilancio di una attività antidroga conclusasi questa mattina dai militari del Reparto Operativo Nucleo Investigativo di Arezzo con l’aiuto dei militari della locale Compagnia e dal Nucleo Cinofili Carabinieri di Firenze: al centro dell'inchiesta la cessione di sostanze stupefacenti in maniera continua, abituale e sistematica a tossicodipendenti di Arezzo.

I due avevano droga, detenuta "Ai fini di spaccio", e in particolare cocaina ed eroina: F.S. cl. 1989, cittadino tunisino, con precedenti specifici in materia di stupefacenti; V. E. cl.1981, cittadino italiano, residente ad Arezzo.

Stamani dopo le perquisizioni domiciliari delegate dalla Procura della Repubblica di Arezzo i due sono stati trovati in possesso di 35 grammi circa di cocaina ed eroina suddivisa in dosi e di una somma contante di 755 euro ritenuta provento dell’attività di spaccio. Gli arrestati sono stati portati nella casa circondariale di Arezzo a disposizione della Autorità giudiziaria aretina in attesa di convalida della misura restrittiva.

Le indagini

Le attività di monitoraggio dei soggetti erano iniziate a settembre - spiegano i carabinieri - quando si è appreso che in un appartamento vicino all’incrocio semaforico posto tra la fine d via Vittorio Veneto e l’inizio di via Romana, cittadini origine tunisina e non, erano dediti a celare, stoccare e poi cedere/vendere sostanze stupefacenti (cocaina ed eroina).

Sono stati così disposti servizi di osservazione nella zona indicata: i controlli hanno permesso di individuare un appartamento posto al piano terra dove veniva documentato un continuo via vai di soggetti con precedenti e/o assuntori di sostanza stupefacenti sia italiani che stranieri.

Improvvisamente, dopo i alcuni blitz delle forze dell'ordine nella zona, il cittadino tunisino gravato da un

“obbligo di dimora e obbligo di presentazione alla P.G.” si trasferisce a Montione dove continua la sua fiorente attività di spacciatore. I movimenti più volte notati nei pressi dell’appartamento sia di Vittorio Veneto che successivamente a Montione, faceva supporre che tali movimenti fossero riconducibili ad un’illecita attività di spaccio di sostanze stupefacenti posta in essere dal cittadino tunisini, in concorso con altri due cittadini italiani nella considerazione la quasi totalità dei veicoli da cui sono discesi e risaliti i soggetti recatisi presso dette abitazioni, risulta essere di proprietà ovvero nella disponibilità di persone censurate in materia di stupefacenti.

L'epilogo

Questa mattina a seguito delle perquisizioni nei confronti di tre soggetti indagati (due solo però tratti in arresto perché trovati in possesso di sostanze stupefacenti) si apprendeva che uno degli spacciatori era anche un impiegato della Azienda Usl Toscana Sud Est con mansioni di addetto all’ufficio Cup (Centro Unico Prenotazioni) dal 1 settembre di quest’anno e con contratto a tempo indeterminato. E’ al vaglio anche la posizione di una donna 30enne italiana che, convivente del cittadino tunisino, lo fiancheggiava nelle attività di spaccio.

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