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Cronaca

Arezzo tra le province dove il contagio corre di più. Gimbe: "Impatto su ricoveri e decessi? Si vedrà poi"

Nei giorni in cui la variante Omicron ha portato una nuova ondata della pandemia Covid, ecco il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe

Arezzo tra le province d'Italia in cui il contagio corre di più. Nei giorni in cui la variante Omicron ha portato una nuova ondata della pandemia Covid, è il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe che certifica quali siano i territori in cui si è avuto una maggiore impennata dei casi negli ultimi giorni. La settimana presa in considerazione è quella che va dal 22 al 28 dicembre 2021: rispetto alla precedente, c'è un aumento di nuovi casi (320.269 vs 177.257) pari a un +80,7% e dei decessi (1.024 vs 882) pari a un +16,1% in Italia.

Le 45 province in cui corre di più il contagio

In 45 province - spiega Gimbe - l'incidenza supera i 500 casi per 100mila abitanti. Tra queste c'è Arezzo, 12esima assoluta in Italia per numero di nuovi casi nel periodo preso in esame. Ecco l'elenco: Milano (1.243), Lodi (1.158), Monza e della Brianza (1.023), Varese (907), Perugia (896), Pavia (891), Siena (835), Alessandria (821), Como (817), Terni (812), Imperia (763), Arezzo (739), Firenze (719), Treviso (708), Vicenza (682), Rimini (678), Cuneo (677), Padova (671), Cremona (669), Novara (661), Venezia (658), Biella (653), Verbano-Cusio-Ossola (643), Asti (643), Torino (641), Lecco (608), Verona (602), Bergamo (590), Brescia (586), Aosta (569), Sondrio (550), Trento (546), Massa Carrara (533), Mantova (532), Forlì-Cesena (529), Rovigo (529), Lucca (527), Reggio nell'Emilia (527), La Spezia (525), Ravenna (525), Prato (522), Napoli (521), Trieste (521), Pisa (513) e Rieti (508)

L'analisi della fondazione Gimbe

Nelle ultime due settimane - continua a fondazione - il numero dei tamponi totali è passato da 3.750.804 della settimana 8-14 dicembre a 5.175.977 della settimana 22-28 dicembre (+38%), per l'incremento sia dei tamponi rapidi (+1.018.733, pari a +38,7%) che di quelli molecolari (+406.440, pari a +36,3%). L'aumentata attività di testing, tuttavia, è solo una delle determinanti della crescita dei nuovi casi: dalla seconda metà del mese di dicembre, infatti, si rileva da un lato una vera e propria impennata del tasso di positività dei tamponi antigenici rapidi (la media mobile a 7 giorni è salita dallo 0,8% del 14 dicembre al 2,8% del 28 dicembre) dall'altro un netto aumento del tasso di positività dei tamponi molecolari (la media mobile a 7 giorni è passata dal 9,5% del 14 dicembre al 15% del 28 dicembre).

Il commento di Nino Cartabellotta

Come riporta l'agenzia Dire, il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, dichiara che "da due mesi e mezzo si rileva un aumento dei nuovi casi, che nell'ultima settimana ha subìto un'ulteriore impennata, superando quota 320mila, sia per l'aumentata circolazione virale, sia per l'incremento del numero dei tamponi. Questi dati - commenta Cartabellotta - dimostrano una notevole crescita della circolazione virale, sia per la progressiva espansione della variante Omicron, molto contagiosa, che per l'aumento dei contatti sociali nel periodo delle festività, il cui impatto su ricoveri e decessi sarà visibile nelle prossime settimane".

Si registra una notevole riduzione della percentuale dei pazienti ricoverati in area medica e in terapia intensiva sul totale degli attualmente positivi che consegue a vari fattori - prosegue la fondazione - identificazione di un maggior numero di casi, aumento delle coperture vaccinali e delle terze dosi, aumento del numero delle persone guarite e numero elevato di casi nella fascia 0-11, meno soggetta a forme severe di malattia. Inoltre, nelle prossime settimane, si potrà valutare anche la possibile minor virulenza della variante omicron.

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