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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Montevarchi

Si finge operatore bancario e tenta di svuotarle il conto corrente: denunciato

I carabinieri della stazione di Levane hanno identificato l'autore di una articolata truffa che ha avuto come vittima una 40enne

Si è conquistato la sua fiducia con belle parole e frasi rassicuranti. Successivamente, grazie ad un ingegnoso sistema di raggiro, è riuscito a carpirle le credenziali di accesso al conto in banca e disporre un bonifico da 15mila euro in suo favore. La vicenda è quella portata alla luce dai carabinieri della stazione di Levane che, in seguito alla denuncia di una 40enne del posto, hanno ricostruito i contorni di un caso di truffa molto ben congegnato. Secondo quanto ricostruito, nei giorni passati, la donna ha notato l’improvviso malfunzionamento della app per la gestione del servizio di home-banking dal proprio smartphone. Poco dopo ha ricevuto una telefonata dove le si è presentato un sedicente operatore del servizio clienti del suo istituto di credito. Costui, col pretesto di voler risolvere il problema tecnico, le ha annunciato che avrebbe ricevuto via sms le indicazioni per risolvere l’inconveniente. Così dopo l’arrivo del messaggio la donna ha seguito le istruzioni e consegnato le credenziali di accesso al proprio conto al truffatore. Nelle ore seguenti, quest’ultimo ha disposto a proprio favore un bonifico di 15.000 euro dal conto della donna. Fortunatamente la malcapitata, insospettitasi e resasi conto del raggiro, è riuscita a bloccare in tempo l’operazione. Successivamente si è rivolta ai carabinieri i quali, dopo una serie di accertamenti, sono riusciti a risalire all’identità del finto operatore. Ad essere denunciato per tentata truffa aggravata è stato un uomo gravato da svariati precedenti specifici.

Truffe come quella accaduta a Levane, come informano i militari, stanno sempre più prendendo banco. “Da queste nuove vicende - spiegano i carabinieri della compagnia di San Giovanni Valdarno - emerge ancora una volta la necessità che i cittadini valutino con attenzione tutte quelle situazioni in cui si trovano di fronte ad offerte troppo convenienti, o in cui vengono contattati da fornitori di servizi non richiesti. Ciò vale anche e soprattutto per i servizi di home-banking, che stanno diventando il terreno di caccia prediletto dei truffatori di tutta Italia. L’ultimo caso sul quale si sono adoperati i carabinieri ha permesso di inchiodare un professionista dello “smishing”. Si tratta di una tecnica di frode che costituisce un’evoluzione del “phishing”, attività incentrata sull’inoltro di e-mail, contenenti il logo di un istituto di credito, con le quali viene richiesto di fornire dati sensibili così da svuotare il conto corrente del malcapitato di turno. Oggi il sotterfugio più diffuso è quello di avanzare le medesime richieste tramite l’invio di sms. Alle vittime del raggiro viene inviato un messaggio contenente un link a cui collegarsi per accedere ai servizi online della banca. In realtà non si tratta di altro che di siti paralleli, cloni dell’istituto bancario, nei quali riversano le informazioni più riservate, consegnandole ai truffatori seduti dall’altro lato dello schermo”.

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