Un ristorante nel cuore di Arezzo, una comitiva decisa a gustarsi un piatto della cucina tipica cittadina e un cameriere che cerca di arginare la loro delusione di fronte all'assenza della pietanza: sono questi gli ingredienti di una serata conclusa con una furibonda lite. 

La vicenda risale a qualche anno fa e si è consumata in un locale nel centro della città. Ieri è stata rievocata di fronte al giudice Ruggiero del tribunale di Arezzo. Sul banco degli imputati è finito il cameriere, accusato di lesioni nei confronti di un cliente. Tutto è iniziato con l'arrivo di una comitiva di amici che aveva prenotato un tavolo nel locale. Al momento dell'ordinazione uno dei commensali ha chiesto al cameriere dei fegatelli. Ma quando il cameriere ha spiegato che quella sera non ne avevano è salita la tensione. Il cliente ha spiegato di aver chiesto al momento della prenotazione proprio quel piatto in particolare e il diniego dell'addetto ha scatenato una serie di battute e frecciate tra i due. 

Al termine della cena la situazione sarebbe precipitata. Secondo quanto riportato in aula, il cameriere - assistito dall'avvocato Emiliano Bartolozzi - avrebbe detto al cliente di non farsi più vedere. Stando a quanto sostenuto dalla difesa, a quel punto il cliente avrebbe sferrato un pugno contro il cameriere e quest'ultimo si è scagliato sull'avventore. Ad avere la peggio sarebbe stato proprio il cliente che avrebbe riportato contusioni, fratture alle costole e al naso. 

Secondo la difesa il cameriere si sarebbe difeso quindi il reato sarebbe da rubricare come eccesso di legittima difesa. 

La sentenza è attesa per la prossima primavera.