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Cronaca

La disperazione di un padre di famiglia: “Da 21 giorni prigionieri in casa, non ci fanno uscire”

Segnalate difficoltà di comunicazioni con gli enti competenti e l'accesso ai servizi riservati a chi si trova in quarantena

Chiusi in casa da 21 giorni, ancora positivi ai tamponi, ma tutti asintomatici. E’ la storia di un’intera famiglia aretina colpita da Covid-19, che secondo uno degli ultimi Dpcm da domani potrebbe tornare alla vita sociale, dopo tre settimane, nonostante la positività. 

La vicenda ha colpito Roberto (nome di fantasia per tutelare la privacy) che è risultato positivo al tampone insieme alla moglie e alla figlia, tutti e tre senza alcun sintomo. 

“Il nostro calvario è iniziato il 9 ottobre quando mia figlia ha fatto il primo tampone ed è risultata positiva, tre giorni dopo ci è stata notificata la quarantena, ma senza comunicarci una data per effettuare il test. Dopo numerose chiamate senza alcuna risposta, siamo riusciti ad ottenere la data per il tampone fissato per il 14 ottobre. Abbiamo ricevuto la risposta il 17 e sia io che mia moglie siamo risultati positivi. Nella nuova notifica di quarantena ci hanno detto che dopo 10 giorni dovevamo effettuare un nuovo tampone di controllo. In questo periodo abbiamo provato a chiamare l’Asl per avere informazioni e delucidazioni, ma non abbiamo mai ricevuto nessuna risposta. Nel frattempo abbiamo avuto problemi anche con la spesa e con il ritiro rifiuti, che in questo periodo devono essere trattati in maniera diversa. Il giorno 19 mia figlia non ha ricevuto nessuna chiamata per effettuare il secondo tampone, quindi abbiamo provato a contattare prima l’Asl poi il nostro medico di famiglia, ma non siamo riusciti in nessuno modo a contattare l’ufficio igiene. Siamo rimasti in attesa fino a sabato scorso, 24 ottobre, quando io e mia figlia ci siamo sottoposti al secondo tampone scoprendo dopo due giorni di essere ancora positivi, ma sempre asintomatici. Mia figlia finalmente giovedì ha ricevuto la notifica di fine quarantena, mentre per me e mia moglie non finirà oggi, ma ci è stato detto che continuerà fino a mercoledì 4, ben oltre i 21 giorni stabiliti dalla legge. Siamo anche stati avvertiti dalla Polizia municipale che tra domani e martedì passeranno a controllare il rispetto della nostra quarantena. Non ci hanno mai risposto al telefono, però hanno avuto il tempo di avvertire gli agenti della Municipale. Ho segnalato la mia vicenda anche alla Questura e alla Prefettura. Io sono dipendente di una concessionaria, ho bisogno di tornare al lavoro".

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