Falsifica la residenza in Casentino per truffare l'assicurazione. Denunciato
I carabinieri della compagnia di Bibbiena e della stazione di Rassina sono arrivati a lui dopo una denuncia sporta a Roma da parte di un addetto antifrodi di una nota compagnia assicurativa
L'obiettivo era quello di pagare meno l'assicurazione e ha pensato bene di cercare dove i tassi fossero più bassi. Così ha falsificato tutti i documenti necessari fingendosi residente in un tranquillo paesino del Casentino, dove, evidentemente avrebbe pagato meno per il proprio motorino. L'uomo è un 33enne di origine campana che è stato rintracciato e denunciato dai carabinieri della compagnia di Bibbiena e della stazione di Rassina che sono arrivati a lui dopo una denuncia sporta a Roma da parte di un addetto antifrodi di una nota compagnia assicurativa.
Le indagini non sono risultate semplici perchè il meccanismo truffaldino ha toccato vari luoghi anche distanti tra loro. Si è giunti, però in questo caso, alla denuncia di un 33enne campano, incensurato, il quale voleva assicurare il proprio motoveicolo al top dei prezzi sul mercato. Ha individuato la compagnia assicurativa e attesi i noti tassi più alti in relazione alla residenza in determinati luoghi, tra questi la sua regione di origine, ha pensato bene di ricercare, ancora non si sa se affidandosi al caso o all’esito di un’ulteriore furbesca valutazione, un tranquillo paesino della vallata casentinese nel quale “prendere” la residenza.
Di fatto ha creato dal nulla un documento ufficiale, un certificato di residenza, presentandolo alla compagnia assicurativa, la quale avviava verifiche attraverso il proprio staff antifrodi a livello centrale.
La repentina denuncia ai Carabinieri di Roma – Montesacro ha consentito a quelli della Stazione di Rassina, all’esito dell’attività di indagine, di identificare il 33enne e denunciarlo.
A suo carico l’accusa di aver commesso, da privato, una falsità materiale e tentato di truffare, con le aggravanti del caso, la compagnia alla quale si era rivolto per assicurare il suo motoveicolo ad un prezzo vantaggioso, attestandosi falsamente quale “casentinese” con un documento altrettanto falso.