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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Ex calciatore dell'Arezzo e ex ct della nazionale cubana a processo per truffa

E' stato infatti rinviato a giudizio con l'accusa di truffa aggravata (insieme ad altri imputati): stando all'accusa l'uomo si sarebbe offerto di aiutare un padre a far tornare in Italia il figlio minorenne, che si trova a Cuba con la madre e vivrebbe in precarie condizioni. Ma il ragazzino non è mai arrivato

Era un ragazzino delle giovanili quando Serse Cosmi lo chiamò in prima squadra. Correva l'anno 1997 e il nome di Lorenzo Mambrini iniziò a diventare familiare agli appassionati di calcio aretini. Da allora quel ragazzino ha fatto tanta strada, fino ad arrivare ad allenare la nazionale cubana. 

Ma in questi giorni l'ex centrocampista si trova al centro di una diversa disputa, non in un campo da calcio ma in un'aula del tribunale di Perugia. E' stato infatti rinviato a giudizio con l'accusa di truffa aggravata (insieme ad altri imputati). Stando alla procura perugina l'uomo si sarebbe offerto di aiutare un padre a far tornare in Italia il figlio minorenne, che si trova a Cuba con la madre e vivrebbe in precarie condizioni. Avrebbe raccontato di conoscere bene la famiglia di Raul Castro (legame nato in virtù del suo ruolo di allenatore della nazionale cubana) e di aver potuto mediare per concludere la pratica di affido del ragazzino. In cambio sarebbe stata chiesta (a più riprese) una somma totale di circa 28mila euro.

Ma il giovanissimo non sarebbe mai arrivato in Italia e i soldi versati dal padre, sempre secondo la procura ,, non sarebbero stati utilizzati per quello scopo.

Opposta la ricostruzione di Mambrini, come spiega l'avvocato difensore Luca Gentili: "Il mio assistito che non si trova attualmente in Italia, nega ogni sua responsabilità; mi ha sempre rappresentato una ricostruzione dei fatti del tutto diversa da quanto a lui contestato allegando anche dichiarazioni scritte corredate dei documenti di identità dei testimoni, cittadini cubani che sono pronti a testimoniare anche mediante videoconferenza. Inoltre esclude categoricamente di aver mai millantato conoscenze diverse da quelle reali ed effettive".

Ieri il primo capitolo della vicenda è stato scritto: il gip Piercarlo Frabotta ha disposto il rinvio a giudizio. La prima udienza del procedimento è in calendario il prossimo 16 novembre. 

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