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Cronaca

Accusa di evasione, Sei Toscana si difende: "Dimostreremo la nostra correttezza"

Il presidente Alessandro Fabbrini: "È una diversa interpretazione di atti e fatti, comunque riconducibili alle precedenti amministrazioni che hanno gestito la società dal 2016 all’inizio del 2021"

Sull'indagine della Guardia di Finanza che riguarda Sei Toscana, l'azienda risponde. Lo fa per bocca del presidente, che assicura collaborazione agli inquirenti per permettere loro di fare chiarezza.

Sei Toscana precisa che “i rilievi espressi nel ‘Pvc’ che ci è stato notificato dalla Guardia di Finanza lo scorso 8 giugno riguardano una serie di atti e/o fatti a cui è stata data una differente interpretazione giuridico-tributaria da parte degli organi verificatori, da cui scaturirebbero asserite maggiori imposte – spiega il presidente Alessandro Fabbrini –. È doveroso sottolineare che trattandosi di una diversa interpretazione di atti e fatti, comunque riconducibili alle precedenti amministrazioni che hanno gestito la società dal 2016 all’inizio del 2021, non è ravvisabile alcun intento di evadere le imposte da parte di Sei Toscana. La società, convinta di poter dimostrare il suo corretto operato, si è subito attivata, in questa fase preliminare, con le autorità competenti così da poter chiarire ogni addebito. A tal proposito, Sei Toscana conferma piena disponibilità e spirito di collaborazione, come già avvenuto durante i giorni di verifica effettuati nelle scorse settimane nella nostra sede”.

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