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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Pieve Santo Stefano

E45, viadotti da incubo: nel decreto di sequestro del Puleto dubbi anche sul Tevere 4. "Ma i lavori dovevano partire a marzo"

Entrambi i viadotti si trovano nel territorio di Pieve Santo Stefano.

Per la Procura di Arezzo la situazione della E45 è di una "criticità estrema". Una tesi che pare sposata in toto dal gip del Tribunale di Arezzo Piergiorgio Ponticelli che questa mattina ha disposto il sequestro preventivo di un intero viadotto. Si tratta del tratto di superstrada che si slancia da Pieve Santo Stefano verso la Romagna, chiamato viadotto Puleto. Ma le preoccupazioni della Procura vanno oltre. Perché nel decreto si parla anche di un altro viadotto che sarebbe in uno stato di degrado: il Tevere 4 sempre nel territorio di Pieve Santo Stefano. 

Il decreto spiega che la "situazione rappresenta una criticità estrema per la maggior parte degli elementi strutturali e di servizio asserviti al viadotto Puleto ma anche del confinante viadotto Tevere 4 che versano in condizioni di degrado". Si parla chiaramente di "pericolo di collasso della struttura con il perdurare de traffico veicolare"  riferendosi al "rischio elevato che il perdurare del carico del traffico veicolare  sul viadotto puleto soprattutto quello pesante possa provocare il collasso della struttura". 

Il provvedimento grava sul traffico di tre regioni. Oltre alla Toscana e alla Romagna (Anas ha chiuso il tratto da Canili a Valsavignone), interessa di riflesso anche la parte confinante dell'Umbria. 

La viabilità alternativa indicata da Anas

Le indagini su questo tratto hanno avuto un importante impulso lo scorso novembre in seguito alla pubblicazione di un video - poi divenuto virale - girato da un ex poliziotto che si trovava nei boschi circostanti in cerca di tartufi.

 

Sequestro E45

La procura di Arezzo ha acquisito le immagini del video e ha disposto un sopralluogo sul viadotto svolta dai tecnici Fabio Canè e Antonio Turco. I risultati hanno mostrato come ci fosse un "concreto pericolo di crollo" della struttura. Pertanto il procuratore Rossi ha chiesto che venisse interdetto al traffico il tratto a rischio e il gip dopo aver accolto la richiesta ha disposto il sequestro. 
Impossibile dire per quanto tempo la superstrada sarà chiusa: adesso anche Anas potrà disporre i propri accertamenti. 

Il procuratore Rossi

"Sappiamo che ci potrebbero essere disagi per i cittadini e gli automobilisti. Ma riteniano che le ragioni di sicurezza in questo caso siano da considerare prioritarie. Speriamo che si possa tornare alla normalità in tempi rapidi, ma non è possibile fare previsioni". Così il procuratore capo Roberto Rossi ha commentato il provvedimento. "I risultati degli accertamenti tecnici hanno mostrato una situazione di criticità estrema, da qui la decisione di interdire il traffico ai veicoli. Il rischio potrebbe essere anche quello del collasso del viadotto". 

I lavori di Anas

Eppure recentamente anche Anas aveva condotto degli accertamenti e proprio su quel viadotto sarebbero dovuti partire dei lavori. Lo spiega il sindaco di Bagno di Romagna, Marco Baccini: "Un intervento davvero importante che doveva partire a marzo. Anas aveva fatto accerttamenti, ma non erano emerse queste criticità. Per noi la sicurezza deve essere prioritaria. Ma abbiamo paura che l'impatto sul nostro territorio sia davvero importante. 

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