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Cronaca Pieve Santo Stefano

E45 ed ex Tiberina 3bis, rischio isolamento per la vallata: scatta l'interrogazione

L'annuncio arriva da Veneri. Il sindaco di Pieve Santo Stefano Claudio Marcelli: ''Speriamo che questo nuovo intervento porti politica nazionale a inquadrare bene il problema''

E45, ora scatta anche un'interrogazione regionale. Dopo la presa di posizione di Confindustria Sud, attraverso le parole del responsabile aretino Alessandro Tarquini, sullo spinoso argomento si registrano le dichiarazioni del consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Gabriele Veneri e del sindaco di Pieve Santo Stefano, Claudio Marcelli. I prossimi lavori previsti sul Puleto e l'impraticabilità della ex Tiberina 3 Bis rischiano di dividere in due l'Italia isolando la Valtiberina per la mancanza di una viabilità alternativa.

L'esponente regionale si dice pronto a portare a presentare una interrogazione affinchè '"la Regione solleciti Anas'", annunciando di voler portare ''l’annosa questione a Roma interessando i nostri parlamentari."

Veneri ricorda che ''con la E45 di nuovo invasa dai cantieri sul viadotto Puleto e l’ex Tiberina 3 bis senza risorse, la Valtiberina rischia di nuovo l’isolamento'' e che ''come ha ricordato Confindustria, i danni causati al sistema produttivo e dei trasporti dall’interruzione della E45 del 2019 sono stati calcolati tra i 20 ed i 27 milioni di euro. Evidentemente, i danni economici sono ben più alti dei costi per sistemare definitivamente la ex Tiberina 3 bis.”

“Il nodo fondamentale e non risolto è quello di garantire collegamenti alternativi alla E45, ma dopo timidi segnali di un interessamento regionale e ministeriale, la Tiberina 3 bis è tornata nel limbo dove è rimasta da 22 anni, avvolta dall’incuria, chiusa e impraticabile. E pensare che nel 2019, dopo l’interruzione della E45, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti riconobbe il ruolo strategico della viabilità alternativa e la necessità assoluta di riqualificare la ex 3bis. Il Comune di Pieve Santo Stefano ha richiesto a più riprese un intervento risolutivo all’Anas e al Ministero ma ad oggi nulla si è ancora mosso. La Regione Toscana non va oltre agli annunci e, così, la gravissima situazione di stallo penalizza un vasto territorio. Siamo alla vigilia di Pasqua e, soprattutto, della stagione estiva, che per il territorio e le attività economiche coincide con la ripresa dopo la fase più acuta della pandemia. Sulla riapertura della Tiberina 3bis l’aula del Consiglio regionale ha approvato all'unanimità nel 2021 una proposta di risoluzione per la riapertura della Tiberina 3bis - ricorda Veneri - A fine 2021 è stato approvato un ordine del giorno che impegnava il Governo a valutare l’opportunità di prevedere risorse per il ripristino di tale arteria per garantire il collegamento tra Pieve Santo Stefano e l’Emilia Romagna, ma dopo tre anni non c’è conferma neppure dei 2,5 milioni di euro annunciati nel 2016. E la Valtiberina rimane in uno stato di abbandono infrastrutturale”.

"E’ del tutto irresponsabile pensare di poter tornare a chiudere il traffico sulla E 45 senza aver ripristinato la viabilità sulla Tiberina 3 bis”. Con queste parole, il capogruppo del Pd in consiglio regionale, Vincenzo Ceccarelli, commenta quanto dichiarato ieri alla stampa dal responsabile di Arezzo di Confindustria Toscana Sud Alessandro Tarquini. “Mi sono battuto convintamente  da assessore regionale – prosegue Ceccarelli - per ottenere, prima dal Ministero e poi anche da Anas, l’impegno per la riapertura del tratto aretino di quell’arteria stradale e il passaggio ad Anas della ex statale, in quanto viabilità alternativa essenziale rispetto alla E45. Ho partecipato personalmente al tavolo nel quale il Ministero e il presidente di Anas assumevano questo impegno. E mi sono battuto personalmente perché il progetto di ripristino di quel tratto stradale fosse ripreso e aggiornato. La Regione ha rilasciato tutti i pareri necessari, ma l’opera non è mai partita, perché nella fase di aggiornamento del progetto sono emersi importanti costi maggiori del previsto e poi sono seguite le vicende che il direttore di Confindustria nella sua nota spiega nel dettaglio. A breve – conclude Ceccarelli - presenteremo una mozione in  Consiglio Regionale per chiedere al Presidente e alla giunta di attivarsi presso il ministero al fine di scongiurare il rischio di una nuova chiusura della E45 senza che prima si sia riattivata la viabilità alternativa, generando gravi danni alle imprese cui, peraltro, la Regione non aveva fatto mancare il proprio sostegno in occasione degli eventi del 2019”.

Intanto il sindaco di Pieve Claudio Marcelli ringrazia ''Confindustria Toscana sud, rappresentata da Alessandro Tarquini, per il continuo interessamento sulla situazione viabilità nel nostro territorio''. Secondo il primo cittadino il documento, infatti, ''riporta all'attenzione l'urgenza di provvedere a sistemare viabilità alternativa alla E45 presente nel nostro territorio''. ''Non c'è motivo diverso da quello dell'Interesse generale e nazionale e' interesse da sempre delle amministrazioni comunale dI Pieve Santo Stefano trovare una soluzione a questo annoso problema e generato oltre 20 anni - ha concluso Marcelli - Speriamo che questo nuovo intervento porti alla politica nazionale a inquadrare bene il problema, se ancora non lo avessero fatto, e trovare una giusta soluzione''

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