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E45, ancora un esposto: appalti Anas nel mirino. Cirignoni: "Costi esorbitanti ma nessun obiettivo raggiunto"

Ancora un esposto sulle condizioni della E45. Buche e crolli, nonostante i milioni di euro investiti negli ultimi anni in progetti di risistemazione, rendono la Statale Tiberina Bis particolarmente pericolosa. E a puntare il dito verso il sistema...

Ancora un esposto sulle condizioni della E45. Buche e crolli, nonostante i milioni di euro investiti negli ultimi anni in progetti di risistemazione, rendono la Statale Tiberina Bis particolarmente pericolosa. E a puntare il dito verso il sistema degli appalti adesso è un consigliere comunale di Citerna, che lavora anche ad Arezzo e che da tempo denuncia le condizioni della Orte Ravenna, Gian Luca Cirignoni.

"Date le disastrose condizioni in cui versa la superstrada Orte/Ravenna in Alta Valle del Tevere Umbra e Toscana e nell ‘Alto Savio sto predisponendo il mio quinto esposto, che consegnerò nei prossimi giorni alla procura della repubblica di Arezzo, per chiedere che si torni a verificare scrupolosamente le procedure di appalto ed il rispetto dei capitolati". Da qui prende le mosse la denuncia del consigliere che spiega: "In questi 139 km tra Città di Castello e Ravenna - e quindi in tutto il tratto aretino - l’importante arteria è un continuo e quasi ininterrotto susseguirsi di lavori in corso e tratti dissestati necessitanti urgente manutenzione ordinaria e straordinaria. Ci sono tratti in cui i lavori si susseguono nel tempo quasi senza soluzione di continuità rendendo la strada un pericoloso cantiere permanente con cambi di corsia e carreggiata".

Gli esempi citati da Cirignoni sono ben conosciuti dagli aretini, perché riguardano soprattutto il tratto tra San Giustino e Sansepolcro, dove nonostante da poco si siano conclusi lavori di ammodernamento della sede stradale "nell’ambito di un appalto da oltre 20 milioni di euro", ci sono di nuovo cantieri aperti. "Una situazione di questo genere - afferma Cirignoni - che ha costi esorbitanti senza peraltro raggiungere l’obiettivo primario di dare una strada percorribile e sicura ai cittadini, necessita di una soluzione politica e istituzionale urgente".

Cirignoni in passato ha già presentato 4 esposti: uno alla procura di Forlì, due a quella di Arezzo e l'ultimo a quella di Perugia. Proprio quest'ultimo era relativo ai lavori da 20 milioni di euro che sono stati svolti tra il 2012 e il 2015 tra San Giustino e Bagno di Romagna, quindi comprendendo proprio tutto il tratto aretino. "A distanza di pochissimo tempo dalla conclusione, siamo da capo. All'epoca feci una richiesta di accesso agli atti ad Anas, per capire il perché dei ritardi nei lavori e se i capitolati furono rispettati. Ma non mi fu permesso di vedere i documenti. Ora siamo da capo e per questo sto ultimando l'esposto da presentare alla procura aretina".

Negli ultimi anni sono state numerose le denunce sulle condizioni della E45. Un doppio esposto alla procura di Forlì e ai carabinieri di Arezzo è stato depositato dalle amministratrici del gruppo Vergogna E45 lo scorso mese di marzo. Anche in quel caso c'è la cronologia di fatti che mettono in luce le sempre più pericolose condizioni in cui versa l’arteria e parallelamente gli importi impegnati per gli investimenti in manutenzioni straordinarie, ma che non hanno risolto i problemi. Anzi dopo gli eventi atmosferici degli ultimi mesi, si sono notevolmente aggravati. Un esposto, quello delle tre amministratrici, nel quale si chiede chiarezza anche sulla situazione della piazzole crollata nei pressi dell'uscita di Pieve Santo Stefano, poi posta sotto sequestro, per la quale sono stati chiesti ulteriori approfondimenti “con carotaggi non solo nell’area adiacente la piazzola ma anche in altri punti pericolosi, come ad esempio i viadotti o piloni, il cui deterioramento porterebbe a conseguenze molto più gravi.”

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