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Cronaca

Interrogatorio di garanzia in carcere, il duplice omicida resta in silenzio davanti al giudice

Jawad Hicham, 38 anni, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Mercoledì notte ha massacrato a coltellate la compagna e la mamma di lei. Lunedì l'autopsia sul corpo delle vittime

Jawad Hicham si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il duplice omicida stamani si è presentato all'interrogatorio di garanzia in compagnia del suo avvocato, Maria Fiorella Bennati, davanti al gip Giulia Soldini. Presente anche il pubblico ministero che sta seguendo il caso, Fabio Dioni.

All'interno del carcere di Arezzo il 38enne è rimasto in silenzio, senza quindi chiarire i contorni del suo folle gesto. Mercoledì notte, probabilmente al culmine di un litigio, Hicham si è avventato sulla compagna, la 35enne Sara Ruschi, e sulla mamma di lei, Brunetta Ridolfi di 76 anni, massacrandole di coltellate: il tragico epilogo di una convivenza che già da tempo aveva mostrato crepe profonde, tant'è che Sara si era messa alla ricerca di un legale per capire se vi fosse una strada giuridica per allontanare definitivamente l'uomo dall'abitazione. 

In giornata il giudice deciderà sulla custodia cautelare in carcere per Hicham, che rischia la condanna all'ergastolo. Nella giornata di lunedì, invece, dovrebbe svolgersi l'autopsia sui corpi martoriati delle vittime. Ad eseguirla molto probabilmente sarà l'équipe di medicina legale dell'Università di Siena.

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