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Cronaca

Blitz di San Valentino, aretino coinvolto nella maxi operazione anti droga di Caserta

L'operazione - come spiega Caserta News - è stata portata a compimento dai carabinieri della compagnia di Casal di Principe, con circa 200 militari operanti nelle province di Caserta, Napoli ed Arezzo. Accertamenti anche nel Valdarno aretino

Anche un 25enne della provincia di Arezzo è rimasto coinvolto nel maxi blitz anti droga condotto dai Carabinieri di Casal di Principe nell'ambito dell'operazione "Piazze pulite", coordinata dalla procura di Napoli Nord. Un'attività intensa, alla quale hanno collaborato anche i militari dell'Arma della provincia di Arezzo e al termine della quale 36 persone sono finite in manette all'alba di oggi. 

Centinaia di militari, arresti e denunce

L'operazione - come spiega Caserta News - è stata portata a compimento dai carabinieri della compagnia di Casal di Principe, con circa 200 militari operanti nelle province di Caserta, Napoli ed Arezzo. Indagini anche nel Valdarno aretino. In totale sono 48 gli indagati (26 in carcere, 10 agli arresti domiciliari, 3 divieti di dimora, 6 obblighi quotidiani di presentazione alla polizia giudiziaria e 3 deferiti in stato di libertà) sulla base dell’ordinanza emessa dall'Ufficio Gip del Tribunale di Napoli Nord, nei confronti di 47 cittadini italiani e 1 straniero (residenti a Villa Literno, Castel Volturno, Casal di Principe, San Cipriano d’Aversa, Carinola oltre che nel napoletano), ritenuti responsabili, a vario titolo e in alcune circostanze anche in concorso tra loro, di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Pusher col Reddito di cittadinanza

L'indagine, condotta tra il 2019 e il 2021 dai militari della stazione di Villa Literno ha permesso di raccogliere nei confronti degli indagati - alcuni dei quali anche ricevevano il reddito di cittadinanza - quelli che sono considerati dagli inquirenti "gravi indizi di colpevolezza circa diverse centinaia di episodi di spaccio al dettaglio (hashish, marijuana e cocaina) nella provincia di Napoli, Caserta ed Arezzo".

In particolare, nell'ottobre del 2019 venne avviata una serie di accertamenti basati sulle intercettazioni telefoniche. Tali accertamenti avrebbero permesso agli inquirenti di acquisire elementi di prova delle numerosissime cessioni di sostanze stupefacenti delle più svariate tipologie. Spaccio che si sarebbe verificato anche in favore di minorenni.

I luoghi dello spaccio

Grazie ad ulteriori intercettazioni, questa volta ambientali, i militari dell'arma hanno potuto riscontrare episodi di spaccio, poi verificati attraverso i controlli sul posto. Spesso le attività di cessione avvenivano in luoghi noti agli acquirenti locali, indicati con termini particolari: ad esempio "in mezzo alla via" indicare la locale Piazza Marconi di Villa Literno, proprio di fronte la sede comunale.

Il ‘caffè’ davanti le scuole

Le numerose cessioni al dettaglio avvenivano in particolare, soprattutto in orario serale, in seguito ad un  contatto telefonico. A volte le comunicazioni avvenivano in un linguaggio in codice (un "caffè" per indicare una cessione, Maria per marijuana, Mario per hashish, bubbazza per eroina).

I presunti spacciatori, in molti casi, era già  gravati da misure cautelari personali, quali ad esempio gli arresti domiciliari.

Durante l'attività di monitoraggio, che si è protratta per circa quattro mesi, dall'ottobre 2019 al gennaio 2020, sono stati svolti molteplici riscontri, culminati con numerosi arresti in flagranza di reato, denunce in stato di libertà e sanzioni amministrative. Al termine dell'operazione sono state sequestrate centinaia di euro, oltre un ingente quantitativo di sostanza stupefacente di diverse tipologie.

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