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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Droga, almeno 70 chili di sostanze sequestrate in 18 mesi. Cocaina a 20 euro: tentazione per giovanissimi

Due giovani trovati senza vita: una ragazza in una villa a Cesa e un 29enne al parco del Pionta. Un altro giovane, un sedicenne, salvato in extremis. Vittime di sostanze stupefacenti, spesso utilizzate in fatali mix. Vite spezzate, le loro...

Due giovani trovati senza vita: una ragazza in una villa a Cesa e un 29enne al parco del Pionta. Un altro giovane, un sedicenne, salvato in extremis. Vittime di sostanze stupefacenti, spesso utilizzate in fatali mix. Vite spezzate, le loro, bruciate da polveri e pastiglie. Casi limite, fortunatamente, ma che rappresentano la punta di un iceberg. Perché ccc

CONSUMATORI ARETINI

Nell'Aretino, stando a quanto emerge dalle operazioni svolte dalle forze dell'ordine negli ultimi anni, c'è una diffusione enorme delle “droghe leggere”. Il trend ricalca quello nazionale e il dato, in realtà, non sorprende. Ma c'è una connotazione particolare: quella del fai da te. Con sistemi sempre più ingegnosi anche insospettabili sono stati scoperti spacciatori. Dal negoziante che è stato scoperto dalla Polizia di Stato con una piccola piantagione di marijuana nel soppalco dell'esercizio commerciale, ai vari "coltivatori" della domenica, trovati con piante su balconi o orti sotto casa.

E mentre il dibattito sull'uso di questo tipo di droghe è aperto, e sempre più scoppiettante, restano comunque molti aspetti inquietanti. Ad esempio sarebbe stato appurato che anche nell'Aretino è presente hashish chimico o sintetico, che nulla ha a che vedere con la sostanza pura e il cui utilizzo porta conseguenze diverse: sarebbero state registrate distorsioni delle percezioni e a crisi di astinenza. E ad esempio il fatto che queste sostanze sempre più spesso vengono utilizzate in un mix con altre. Quali?

Cocaina ed eroina. Le droghe “classiche”, quelle che si trovano con più frequenza nel mercato aretino, seguite da Mdma sotto ogni forma (dalle anfetamine ai cristalli).

La quantità che entra in territorio aretino è enorme. Nel maggio del 2016, in occasione della Festa della Polizia, fu diramato un bilancio delle operazioni svolte nei 12 mesi precedenti. In quel lasso di tempo furono sequestrati oltre 40 chili di stupefacenti di vario tipo. Il bilancio del 2016 dell'Arma dei Carabinieri non è stato da meno: in questo caso si è parlato di 33 chilogrammi di stupefacenti e 87 arresti per spaccio. In un anno e mezzo circa, in pratica sono stati sequestrati quasi 80 chilogrammi di droga di vario tipo.

MERCATO DELLA DROGA

Il mercato della droga è complesso e in continua evoluzione. Ad Arezzo gli stupefacenti arrivano per vie diverse. Dal Maghreb, facendo ingresso nei porti di Brindisi, Napoli e Genova, arriva l'eroina. Da lì, prima di approdare nel mercato aretino, fa tappa a Firenze o Perugia, città che sono una sorta di snodo dello spaccio. E' che gli spacciatori dell'Aretino si approvvigionano. E poi arriva sulle piazze aretine: meno richiesta e anche meno costosa (le forze dell'ordine stimano che si possa trovare anche a meno di 20 euro a dose).

Percorsi diversi invece per la cocaina. Ripercorrendo le indagini condotte negli ultimi dieci anni da Polizia e Carabinieri, emerge che la polvere bianca arriva spesso dall'Albania. Una tappa nei porti italiani e poi nelle grandi città per ramificarsi fino alle più piccole. Sempre dall'Albania parte la marijuana che arriva ad Arezzo, ma solitamente fa prima tappa in Olanda e poi riesce ad entrare nel territorio nazionale.

Poi c'è la "rotta" che passa dalla Spagna: una sorta di porta sull'Europa per i narcotrafficanti sudamericani. E' lì, ad esempio, che dalla Colombia entrano nel vecchio mondo grandi quantitativi di cocaina. Quella più pregiata arriva anche ad Arezzo, così come arrivano altri generi di stupefacenti. Lo testimonia una operazione dei Carabinieri del giugno 2016 nella quale furono denunciate 27 persone che facevano parte di un'organizzazione dedita a importare cocaina da Santo Domingo, passando per Madrid. I consumatori aretini, stando ai sequestri effettuati dalle forze dell'ordine, paiono prediligere la cocaina rispetto all'eroina. Basta pensare che solo lo scorso gennaio i carabinieri hanno scovato una partita di sette chili di questa sostanza dal valore stimato tra i 300 e i 600 mila euro, e che nel mercato, una volta ridotta in dosi più piccole avrebbe potuto fruttare oltre due milioni di euro.

Il meccanismo è semplice: il mercato aretino ha due tipi di clienti, quelli benestanti e quelli che ormai hanno una dipendenza conclamata. I primi acquistano cocaina più pregiata e in quantità maggiore, da utilizzare nel tempo. Le dosi possono costare da 80 a 100 euro. I secondi cercano la dose con più urgenza, spesso non hanno soldi a disposizione, e i pusher hanno iniziato a confezionare e vendere micro dosi da 0,2 o 0,3 grammi che sulla piazza cittadina si trovano anche a 20 euro. Solo il 20 per cento di questa sostanza è cocaina, il resto sono “sostanze da taglio”. Ma il prezzo, i 20 euro, rendono appetibili le microdosi anche ai giovanissimi.

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