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Cronaca

Dottoressa morta, il cordoglio di Arezzo. Chiassai: "Psichiatria settore mai sostenuto, criticità anche alla Gruccia"

Il cordoglio della vice sindaca Lucia Tanti, quello del presidente della Toscana Eugenio Giani e l'appello della sindaca di Montevarchi affinché nelle strutture del territorio ci sia più sicurezza

Si è spenta nella tarda serata di ieri, domenica 23 aprile, la dottoressa Barbara Capovani, psichiatra di 55 anni che è stata aggredita e massacrata a colpi di spranga mentre usciva dal lavoro. La mano che l'ha colpita è quella di Gianluca Paul Seung, un 35enne. 

I suoi organi sono stati espiantati e donati: un ultimo gesto di grande generosità della dottoressa e della sua famiglia.

La vicenda ha scatenato un'ondata di commozione anche nell'Aretino, dove gli episodi di aggressioni al personale sanitario sono in crescita e destano la preoccupazione degli operatori. 

La vice sindaca Lucia Tanti con un post su Facebook ha voluto ricordare la psichiatra: "Resta il grande sgomento e il grande dolore per lei, la sua famiglia e i suoi colleghi ma credo anche che si debba iniziare una seria riflessione su come proteggere i nostri medici e il nostro personale sanitario e su come si affronta la cura delle persone affette da  malattie legate alla salute mentale perché troppe sono le lacune e non ha più senso negarle".

Le criticità nel territorio aretino

Sgomento anche per la sindaca di Montevarchi Silvia Chiassai Martini: "Non si può perdere la vita così - scrive sulla sua pagina social - Cos’altro deve accadere perché si capisca che il personale sanitario è stato abbandonato? La psichiatria è un settore che non è mai stato sostenuto ne valorizzato dal nostro sistema sanitario regionale, personale carente e mancanza di una presa in carico seria dei pazienti che non essendo curati in modo continuativo, mettono a repentaglio la loro vita e quella degli altri, come purtroppo è successo a questa giovane donna".

Ed è proprio Chiassai a puntare i riflettori su quella che sarebbe una criticità in Valdarno: "Sembra che alla Gruccia il reparto, in forte sofferenza numerica da troppo tempo, rischi di essere chiuso, questo genererebbe ulteriori gravi conseguenze a quella fascia della cittadinanza, molto più numerosa di quello che si vuole vedere, che sarà abbandonata a se stessa. Come sindaco, responsabile della salute dei miei cittadini, mi aspetto risposte, concrete, subito".

Il cordoglio di Giani

Toccante il messaggio del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani: "Riposa in pace Barbara, che la terra ti sia lieve. Tutti abbiamo pregato e sperato che la dottoressa Barbara Capovani potesse riprendersi dalle ferite atroci e invece ci ha lasciati dopo aver lottato per ore. Dolore profondo della Toscana tutta che ci lascia sgomenti. Ci viene strappata una convinta psichiatra che aveva scelto la sanità pubblica dedicandosi negli anni con generosità, amore e professionalità a centinaia di pazienti. Ma la dottoressa Capovani era anche una moglie e una mamma, ci stringiamo in particolare a suo marito e ai suoi figli che hanno chiesto la donazione degli organi che aiuteranno a salvare altre vite. Un abbraccio anche ai suoi colleghi e amici. A questo punto non ci resta che augurare buon lavoro alla magistratura perché possa essere assicurato alla giustizia l’infame assassino".

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