rotate-mobile
Cronaca

Documentazione sospetta alla dogana, Iacomoni assolto. "Il fatto non sussiste"

Il giudice monocratico ha scagionato il presidente di Monnalisa dalle accuse di aver ricevuto un trattamento preferenziale nell'esportazione di alcuni capi d'abbigliamento

Era finito a processo con l'accusa di aver ricevuto un trattamento preferenziale alla dogana di Arezzo legato all'esportazione di capi d'abbigliamento made in Italy. Piero Iacomoni, imprenditore aretino, fondatore e presidente di Monnalisa, è stato invece assolto dal giudice monocratico del tribunale di Arezzo perché il fatto non sussiste.

La storia, venuta a galla tre anni fa, ruotava intorno a una documentazione sospetta riguardante l'export di vestiti per bambini (valore 60mila euro) verso la Serbia. Difeso dall'avvocato David Scarabicchi, Iacomoni si era sempre professato sereno.

Nei giorni scorsi la sentenza gli ha dato ragione, riaprendo per lui la strada che porta al conferimento del titolo di cavaliere del lavoro, momentaneamente sospeso in attesa del pronunciamento del giudice.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Documentazione sospetta alla dogana, Iacomoni assolto. "Il fatto non sussiste"

ArezzoNotizie è in caricamento