rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Dissesto di Castiglion Fiorentino, Brandi e gli ex amministratori assolti con formula piena

Sono stati tutti assolti gli imputati per il dissesto del Comune di Castiglion Fiorentino. Il giorno del verdetto è arrivato. Dopo una serie di rinvii e slittamenti, oggi il ritorno in aula per una lunghissima udienza. Poi, dopo due ore di camera...

Sono stati tutti assolti gli imputati per il dissesto del Comune di Castiglion Fiorentino. Il giorno del verdetto è arrivato. Dopo una serie di rinvii e slittamenti, oggi il ritorno in aula per una lunghissima udienza. Poi, dopo due ore di camera di consiglio, il giudice Lombardo si è pronunciato. Tutti assolti con formula piena: per la truffa (Brandi, Rossi e Bennati) assolti perché il reato non sussiste e per falso ideologico (Cesarini, Brandi e Bennati) assolti per insufficienza di prove.

Il caso ha visto imputati l’ex sindaco del comune della Valdichiana Paolo Brandi, l’ex assessore Enrico Cesarini e due ex funzionari del Comune: Fausto Rossi, e Giuseppe Bennati.

LE RICHIESTE DELLA PM

La pm Michela Rossi aveva dato il via alla sua lunga requisitoria prendendo in esame tutti i capi di imputazione e quegli eventi che, secondo la ricostruzione della procura, hanno portato al dissesto. E quindi i cinque casi specifici di finanziamenti arrivati per lavori che non sarebbero mai partiti, per i quali la documentazione non sarebbe stata trovata o sarebbe apparsa incompleta. Tutto sarebbe partito dai finanziamenti, approvati correttamente dalla Giunta: "A un certo punto però - ha detto la pm - i soldi non c'erano e con questo sistema i soldi arrivavano nelle casse del comune. Altrimenti il Comune si sarebbe indebitato, e questo non sarebbe andato bene di fronte all'opinione pubblica". Ma dove andavano a finire i soldi presi dalla cassa depositi e prestiti? Nel conto della Tesoreria e potevano essere spesi senza vincoli specifici. "Infatti venivano utilizzati - sostiene la procura - per le spese correnti che l'Ente non riusciva più a sostenere". Nel conto utilizzato, un conto terzi, ci sono state più di due milioni di entrate e uscite per un milione e 700 mila euro: "Per il resto - sostiene la Procura - è stato preso un valore fittizio per far tornare la partita di giro". Poi le richieste. Per Brandi e Bennati è stata chiesta una pena di un anno e 6 mesi, un anno e 4 mesi per Bennati e 1 anno per Cesarini.

Il giudice però non ha sposato questa ricostruzione ed ha deciso per l'assoluzione.

LA VICENDA

Secondo la pubblica accusa, gli imputati avrebbero occultato debiti fuori bilancio per 1,8 milioni – facendoli passare dal conto terzi – compiendo così il reato di falso ideologico. Stando a questa ricostruzione, in quel periodo il Comune di Castiglion Fiorentino avrebbe prodotto documenti falsi per accendere 5 mutui (dal valore di 400mila euro) con i quali sarebbe stata alimentata la spesa corrente dell’ente, invece di finanziare opere pubbliche. In questo modo sarebbe stata truffata la Cassa depositi e prestiti che li aveva concessi. Ipotesi che però il Riesame ha escluso.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dissesto di Castiglion Fiorentino, Brandi e gli ex amministratori assolti con formula piena

ArezzoNotizie è in caricamento