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Cronaca Sansepolcro

Disastro aereo di Addis Abeba, la famiglia di Carlo e Gabriella intenta causa contro Boeing

Il colosso che produce velivoli utilizzati in tutto il mondo è accusato di "omicidio colposo"

Una causa contro Boing per la morte di Carlo Spini e della moglie Gabriella Viciani, i due coniugi morti lo scorso 10 marzo nel terribile incidente aereo di Addis Abeba nel quale persero la vita altre 155 persone. 

Due cause federali per omicidio colposo - stando a quanto riportato dall'agenzia AdnKronos - sono state presentate lo scorso 2 maggio a Chicago (Illinois) "dallo studio legale Kreindler & Kreindler LLP, congiuntamente ai co-rappresentati legali Power Rogers & Smith LLP, per conto dei parenti" di Carlo e Gabriella.

Marito e moglie si trovavano a bordo del Boeing 737-8 max (volo Ethiopian Airlines 302) quando il velivolo precipitò. L'accusa pende adesso su Boing, azienda con sede a Chicago, e Rosemount Aerospace, Inc. del Minnesota.

"Le vertenze - scrive l'agenzia - sono state presentate presso il Tribunale distrettuale degli Stati Uniti competente per il distretto settentrionale dell'Illinois". Le due azioni presenterebbero accuse ritenute "schiaccianti" contro Boeing e la Federal Aviation Administration. Riguarderebbero alcune "mancanze" che stando ai legali avrebbero causato l'incidente: tra queste la non "attivazione da parte di Boeing di un'importante misura di sicurezza sull'aeroplano e la mancata analisi da parte del sistema MCAS di variabili di volo quali la velocità in aria e l'altitudine dell'aeroplano, prima che si attivasse spingendo il muso dell'aereo verso il suolo". 

Le vittime

Carlo e Gabriella erano molto conosciuti e stimati in Valtiberina dove hanno vissuto molti anni e dove i loro figli sono cresciuti. 

Il disastro poco dopo il decollo

Dal 2002  hanno iniziato a recarsi in Africa: avevano fondato un programma per la prevenzione dell'Aids e trasmissione dell'Hiv, e per il trattamento di altre malattie in Malawi. Da allora hanno seguito molti progetti con l'associazione Africa Tremila, della quale Carlo era presidente.  Tra questi anche la creazione e la supervisione di 11 ospedali e cliniche sanitarie in Kenya, Malawi, Eritrea, Sudan del Sud, Madagascar e altri paesi bisognosi. 

"I nostri genitori - ha dichiarato Andrea Spini, uno dei quattro figli della coppia  - si sono dedicati al benessere del prossimo.  Siamo addolorati per la morte dei nostri genitori, ma soprattutto siamo in collera con Boeing per aver privato amici, parenti e tante persone bisognose in Africa, di queste due persone speciali. Le centinaia di messaggi ricevuti da tutto il mondo dimostrano che i nostri genitori si dedicavano ogni giorno ad aiutare i bisognosi. Hanno vissuto e lavorato insieme per oltre 50 anni, prestando assistenza negli ospedali e nelle missioni, sempre dediti al benessere altrui".

Todd Smith, socio di Power Rogers & Smith L.L.P ha sottolineato che sono stati chiesti "risarcimenti punitivi, in quanto le consolidate politiche pubbliche dell'Illinois consentono di ritenere Boeing responsabile di negligenza grave e intenzionale, in particolare in quanto l'azienda continua a rifiutarsi di ammettere che il  Boeing 737-8 Max, ora messo a terra, presentava problemi per la sicurezza, anche ora che il velivolo è a terra e Boeing è obbligata finalmente a rimediare al problema che ha causato due catastrofi aeree nella breve vita dell'aeroplano".

I figli sui luoghi del disastro

Secondo i legali della famiglia di Carlo e Gabriella:  "Boeing ha preposto il proprio interesse finanziario alla sicurezza dei passeggeri e dell'equipaggio affrettando la progettazione, produzione e certificazione del Boeing 737-8 Max e dichiarando falsamente al pubblico, alla Faa e ai clienti di Boeing che l'aeroplano poteva volare in sicurezza, cosa che Boeing incredibilmente ha continuato a fare anche dopo lo schianto del volo ET302". Accusano inoltre Boeing di aver "intenzionalmente celato ai suoi clienti, ivi compresa Ethiopian Airlines, il fatto che il Boeing 737-8 MAX ha un difetto aerodinamico e che aveva installato il sistema MCAS nei velivoli 737-MAX per correggere tale difetto." 

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