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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Di Stazio in carcere a Perugia ancora in silenzio. Verso il processo

Di Stazio, dopo il ritorno, è stato infatti arrestato. E’ stato portato prima in cella ad Arezzo, poi a Perugia. Dopo cinque mesi e mezzo di reclusione non dice una parola circa la clamorosa sparizione dell’oro dal furgone Securpol di questa...

Di Stazio, dopo il ritorno, è stato infatti arrestato. E’ stato portato prima in cella ad Arezzo, poi a Perugia. Dopo cinque mesi e mezzo di reclusione non dice una parola circa la clamorosa sparizione dell’oro dal furgone Securpol di questa estate a Badia al Pino. Antonio Di Stazio, aretino originario della Campania, è infatti la guardia giurata che era a bordo del portavalori svuotato l’11 luglio scorso: un colpo (in oro) milionario. Sembrava essere deciso a raccontare la sua verità, ma forse ha cambiato idea e il silenzio del vigilante rimane. L’uomo è ora assistito dall’avvocato Daniela Paccoi di Perugia.

La vicenda

Assieme a un altro vigilante della Securpol, nel pomeriggio, stava facendo un giro tra le aziende orafe del distretto aretino. Il collega scese per operazioni di routine davanti a una ditta di Badia al Pino, quando tornò il furgone e Di Stazio erano spariti. Il portavalori (vuoto) venne ritrovato poco più tardi, nei pressi della stazione di servizio dell’A1 di Badia al Pino Ovest. Il vigilantes sessantenne non c’era.

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Riapparve una settimana più tardi, a Lucca. Si presentò spontaneamente, accompagnato dall’avvocato, dai carabinieri. Disse che si era preso una piccola vacanza. E l’oro? No comment. Un silenzio durato mesi e che non viene rotto perché Di Stazio non ha ancora parlato davanti al pm come era stato invece ipotizzato. L'incontro era in programma dopo Natale, ma finora nulla. Ora si attende che venga fissata una data per il processo.

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