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Cronaca

Di Stazio, il Riesame dice no al braccialetto elettronico: resta in carcere

Il tribunale del Riesame di Firenze ha detto no alla richiesta di concessione degli arresti domiciliari ad Antonio Di Stazio, la guardia giurata della Securpol che nel luglio del 2016 fece sparire 4 milioni di euro in verghe d'oro, dopo averle...

Il tribunale del Riesame di Firenze ha detto no alla richiesta di concessione degli arresti domiciliari ad Antonio Di Stazio, la guardia giurata della Securpol che nel luglio del 2016 fece sparire 4 milioni di euro in verghe d'oro, dopo averle ritirate da alcune aziende del distretto orafo aretino.

Se dell'oro non si è mai saputo nulla, dopo una settimana di latitanza, Di Stazio riapparse e fu arrestato e condannato in primo grado a 4 anni e mezzo di carcere, dove si trova da 15 mesi. Con i suoi avvocati difensori Daniela Paccoi e Marco Treggi aveva deciso di richiedere gli arresti domiciliari con l'utilizzo del braccialetto elettronico. Il tribunale del riesame però ha detto no. Niente braccialetto e di conseguenza niente domiciliari, starà in carcere anche per le prossime festività natalizie.

Gli avvocati valuteranno le motivazioni che hanno portato i giudici a negare la misura cautelare dei domiciliari per decidere se ripresentarla al momento del processo d'appello.

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