Delitto del fiume, tabulati telefonici al vaglio per ricostruire gli ultimi contatti di Katia
Il mistero è ancora fitto. Sulla morte di Katia Dell'Omarino ci sono ancora molti punti oscuri. Troppi. E i carabinieri del nucleo investigativo stanno lavorando alacremente su tutti i fronti. Katia, 41enne biturgense, una vita sopra le righe e in...
Il mistero è ancora fitto. Sulla morte di Katia Dell'Omarino ci sono ancora molti punti oscuri. Troppi. E i carabinieri del nucleo investigativo stanno lavorando alacremente su tutti i fronti. Katia, 41enne biturgense, una vita sopra le righe e in salita, è stata trovata senza vita martedì mattina, abbandonata in una piccola scarpata che finisce sul greto del torrenta Afra. Un luogo ameno che d'estate è frequentato dai bagnanti che non si perdono l'irrinunciabile tuffo nel fiume. E a poco più di un chilometro la sua casa, dove viveva con la madre.
La 41enne è stata trovata riversa, con la testa fracassata da almeno due colpi (uno in fronte e uno dietro l'orecchio, emerge dalla prima ispezione cadaverica). Ma dell'arma nessuna traccia: l'intera zona del ritrovamento è stata battuta palmo palmo. Gli uomini dell'Arma hanno cercato ovunque, compresi i due bidoni della spazzatura che si trovano all'imbocco della stradina. Niente. Domani mattina sarà l'autopsia a chiarire che tipo di arma l'ha colpita: un martello? Una piccozza? Oppure una pietra? L'esame autoptico potrà dire qualcosa in più anche sull'ora della morte (ipotizzata tra la mezzanotte e le cinque del mattino) e forse rivelare tracce dell'assassino (fondamentale per questo l'esame del dna che verrà effettuato da una genetiste). Quella stradina infatti spesso è frequentata da coppiette che si appartano e Catia potrebbe essere arrivata lì in compagnia di qualcuno. Intanto ieri una Tac eseguita sul cadavere ha escluso che a procurare le ferite alla testa siano stati dei colpi di pistola.Adesso gli inquirenti attendono i tabulati telefonici, già richiesti dagli inquirenti al gestore del servizio, dai quali potrebbe emergere se nelle ultime ore di vita della donna ci siano stati contatti (telefonate o sms) con qualcuno in particolare. Purtroppo il cellulare è scomparso e, a meno che non venga ritrovato, non sarà possibile accedere ai contenuti, compresi i testi dei messaggi.
Im questi giorni sono stati ascoltati familiari e amici della donna. Compreso un uomo che aveva frequentato. Ma non ci sarebbero ancora indagati per la terribile morte di questa donna che a Sansepolcro conoscevano in molti.