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Cronaca

Disabile punzecchiata con ombrello, Grassi (Croce Bianca): "Operatori sanzionati. Anche noi parte lesa"

"In 120 anni di storia, mai era avvenuto un episodio simile. I colpevoli sono stati sanzionati internamente e Croce Bianca è a disposizione delle autorità per eventuali necessità di indagine". Il video della disabile punzecchiata con un ombrello...

"In 120 anni di storia, mai era avvenuto un episodio simile. I colpevoli sono stati sanzionati internamente e Croce Bianca è a disposizione delle autorità per eventuali necessità di indagine". Il video della disabile punzecchiata con un ombrello ha scatenato una vera e propria ondata di indignazione ad Arezzo. Lo stesso consiglio direttivo dell'associazione, che si considera parte lesa in questa triste vicenda, rimasto profondamente colpito spiega come ha cercato di fare chiarezza e sanzionare gli operatori coinvolti.

"Croce Bianca ha preso conoscenza di questo video il 14 gennaio, in occasione del consiglio - piega il dottor Matteo Grassi consigliere responsabile per gli affari legali dell'associazione - . E' stato proprio un consigliere a scoprire sui social questo video e a mostrarlo. La vicenda aveva bisogno della massima attenzione e di decisioni importanti perciò è stato segnalato alla giunta che ha proceduto con gli accertamenti. Nel frattempo i due operatori, che da anni collaborano con noi, sono stati affidati ad altre mansioni che non comportassero in alcun modo il contatto con gli utenti, in particolare quelli più deboli. Infine sono state prese misure disciplinari interne".

L'episodio, stando a quanto spiegato dal legale, è giunto come un fulmine a ciel sereno sulla Croce Bianca: "Perché in 120 anni non era mai accaduto nulla di simile. In realtà anche sugli operatori coinvolti non ci erano mai giunte voci di possibili comportamenti negativi. Per questo al momento consideriamo come un episodio isolato e continueremo ad impegnarci affinché rimanga tale".

Come? "Lavorando sul sistema con il quale vengono assegnati servizi ed equipaggi. Da tempo facciamo in modo che possa esserci una sorta di controllo reciproco tra gli operatori, affianchiamo i nuovi arrivi a collaborati esperti e le cui competenze sono provate. Inoltre ci atteniamo al nostro codice etico, mutuato da quello dell'Anpas che vale per tutte le associazioni. E proprio a questo codice ci siamo appellati sanzionando i due operatori. Non è invece possibile una sorveglianza con le telecamere: questo per garantire la privacy degli utenti stessi".

Nel frattempo non ci sono stati ancora contatti con la famiglia della disabile. Al momento non risultano denunce o esposti: "Ma in caso ci fossero saremo a completa disposizione dell'autorità giudiziaria. Perché in questa vicenda anche Croce Bianca si sente parte lesa".

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