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Cronaca

Crac Banca Etruria, è maxi processo. Federconsumatori: "Adesso danni morali". Santoni parte civile

Sarà un processo di dimensioni enormi. Forse uno dei più importanti che si sia celebrato nelle aule del tribunale di Arezzo per il peso dei capi di imputazione e il numero degli imputati. E sicuramente anche per il numero di richieste di...

Sarà un processo di dimensioni enormi. Forse uno dei più importanti che si sia celebrato nelle aule del tribunale di Arezzo per il peso dei capi di imputazione e il numero degli imputati. E sicuramente anche per il numero di richieste di costituzione di parte civile. L'unico precedente è probabilmente Variantopoli. Si tratta del procedimento per il crac di Banca Etruria: quattro "filoni" di inchiesta raccolti in uno solo.

FILONI

Le parti, interpellate dal giudice Borraccia nell'aula della Vela, hanno acconsentito alla riunificazione dei quattro filoni in un solo procedimento. Si tratta dei due che hanno per capo di imputazione principale la bancarotta fraudolenta (ma su vari imputati pende l'accusa di bancarotta semplice), quello che vede sul banco degli imputati 8 sindaci revisori (è di lunedì scorso il rinvio ad oggi da parte del gip Ponticelli) e quello a carico di Luca Bronchi e Lorenzo Rosi, relativo alla liquidazione di Bronchi.

PARTI CIVILI

Per quanto riguarda le richieste di costituzione di parte civile, sono oltre 1500 quelle di Federconsumatori, 204 quelle presentate da Confconsumatori e circa 170 quelle presentate dall'avvocato Riziero Angeletti che rappresenta un comitato di azionisti. Due i Comuni, quello di Arezzo e quello di Castiglion Fiorentino.

Eclatante la richiesta di costituirsi parte civile anche il liquidatore Giuseppe Santoni.

"Siamo qui - ha spiegato Pietro Ferrari, presidente di Federconsumatori - per fare richieste inerenti esclusivamente ai danni morali. Per quanto riguarda i danni patrimoniali, intendiamo intraprendere un'azione di responsabilità civile sulla falsa riga di quanto già fatto da Santoni, ma noi ci muoveremo nei confronti delle società di revisione che a nostro avviso sono responsabili al pari degli amministratori"

GIORNALISTI "ALLA SBARRA"

L'udienza era fissata per le 9. Un piccolo gruppo di obbligazionisti e azionisti ha iniziato a manifestare, in attesa di altri obbligazionisti in arrivo da Empoli. Nel frattempo la stampa è stata allontanata all'esterno del perimetro del tribunale, con tanto di forze dell'ordine che hanno fatto spostare troupe televisive e giornalisti al di là della sbarra d'ingresso. Sull'episodio è intervenuto con una nota anche l'Ordine dei Giornalisti.

PROSSIME UDIENZE

Durante quella odierna sono state calendarizzate le prossime udienze: quattro a novembre e due a gennaio. La prossima è fissata per il 2 novembre.

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