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Cronaca

Crac Banca Etruria: i nuovi indagati e la maxi udienza per unificare le inchieste per bancarotta

Una maxi udienza, con oltre 30 imputati sui quali pendono le accuse di bancarotta fraudolenta e bancarotta semplice. Le fiamme gialle hanno consegnato oggi gli ultimi avvisi di chiusura delle indagini legati all'inchiesta bis sulla bancarotta di...

Una maxi udienza, con oltre 30 imputati sui quali pendono le accuse di bancarotta fraudolenta e bancarotta semplice. Le fiamme gialle hanno consegnato oggi gli ultimi avvisi di chiusura delle indagini legati all'inchiesta bis sulla bancarotta di Banca Etruria. Nel pomeriggio solo due notifiche mancavano all'appello.

Le posizioni dei "nuovi indagatI" sono di tipo diverso. In realtà poi, molti nominativi si ripetono: ritornano infatti i nomi di Bronchi, Fornasari, Guerrini, Inghirami Soldini. Altri, come quelli dei revisori dei conti, sono nuovi. DUE IPOTESI DI REATO

Ad essere chiamati in causa per bancarotta fraudolenta sono, in ordine alfabetico: Franco Arrigucci, Mario Badiali, Federico Baiocchi Di Silvestri, Alfredo Berni, Luca Bronchi, Piero Burzi, Giuseppe Fornasari, Natalino Guerrini, Giovanni Inghirami, Saro Lo Presti, Alberto Rigotti, Azelio Senserini, Franco Cerini, Carlo Polci e Massimo Tezzon. Ipotesi di reato di bancarotta semplice, invece, per Maurizio Bartolomei Corsi, Cesare Bircolotti, Alberto Bonaiti, Luigi Bonollo, Aldo Calvani, Giovan Battista Cirianni, Giampaolo Crenca, Enrico Fazzini, Augusto Federici, Donato Neri, Carlo Platania, Lorenzo Rosi, Rossano Soldini.

Alla base di questa inchiesta bis ci sarebbero i presunti finanziamenti di facile ottenimento, e pari a circa 30 milioni, concessi a tre società (Intermedia, Abm e Energia Ambiente) e mai rientrati. Finanziamenti che, aggiunti ai 180 milioni di "buco" emersi nella prima inchiesta, avrebbero minato i bilanci di Banca Etruria.

MAXI PROCESSO

L'intenzione della procura è adesso quella di unire in sede processuale i due filoni d'inchiesta. Problematiche comuni, molti nomi che si ripetono, e questioni di economia processuale spingerebbero verso questa strada. Per questo la Procura il prossimo 22 giugno, farà richiesta al giudice per l'udienza preliminare Giampiero Borraccia di riunire i due filoni. Eventualità che potrebbe essere condivisa anche dai legali degli indagati. E probabilmente a settembre partirà il procedimento unificato.
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