Covid, la pandemia torna a correre. Arezzo tra le 38 province con il maggior numero di contagi

L'incremento dei casi di Coronavirus nelle ultime settimane adesso è documentato anche dal monitoraggio Gimbe. L'impennata ha riguardato tutta Italia e non ha risparmiato Arezzo. La provincia, infatti, dal 16 al 22 marzo si è attestata tra le 38 che hanno visto lievitare i contagi sopra a mille ogni 100mila abitanti. 

In Italia, nella settimana presa in considerazione, sono stati 502.773 i nuovi positivi, in aumento del 32,4% rispetto ai 379.792 della settimana precedente. I casi - come riporta Today - corrono in particolare nel sud Italia, dove sono cresciuti del 42,2%, mentre il nord ovest, il nord est e il centro si attestano intorno al 30% e le isole al 17,7%. Nello stesso periodo la Fondazione Gimbe ha rilevato una lieve diminuzione dei decessi: sono stati 924 a fronte dei 976 della settimana precedente (-5,3%). Rispetto ai sette giorni precedenti ha avuto una battuta d'arresto la discesa dei ricoveri in terapia intensiva (-9,4%); mentre sono aumentati i ricoveri in area medica: +5,9%.

"I dati indicano che siamo in una fase di netta ripresa della circolazione virale, seppur eterogenea nelle varie aree del Paese: oltre 1,2 milioni di persone attualmente positive, una media di quasi 72mila nuovi casi al giorno e un tasso di positività che ha raggiunto il 15,2%. L'aumento dei contagi si riflette sull'incremento dei ricoveri in area medica e frena la discesa di terapie intensive e decessi", ha sottolineato Nino Cartabellotta, presidente Gimbe.

Le 38 province dove i casi Covid sono in aumento

Nelle settimana di riferimento, sono 38 (rispetto alle 17 dei 7 giorni precedenti) le province italiane con un'incidenza superiore a 1.000 casi di Covid-19 per 100.000 abitanti. In particolare, il valore più elevato si registra a Lecce, che supera quota 2.000 casi. Seguono Messina (1.629), Perugia (1.587), Terni (1.507), Fermo (1.474), Avellino (1.458), Crotone (1.395), Agrigento (1.390), Ascoli Piceno (1.382), Reggio di Calabria (1.382), Vibo Valentia (1.375), Siena (1.373), Grosseto (1.338), Rieti (1.336), Teramo (1.313), Lucca (1.298), Bari (1.281), Ragusa (1.248), Benevento (1.244), Brindisi (1.242), Caltanissetta (1.224), Latina (1.178), Matera (1.177), Frosinone (1.172), Sassari (1.133), Ancona (1.130), Potenza (1.111), Oristano (1.109), Macerata (1.105), Massa Carrara (1.080), Livorno (1.078), Arezzo (1.073), L'Aquila (1.064), Caserta (1.062), Foggia (1.055), Trapani (1.035), Enna (1.020) e Viterbo (1.001).

Ad Arezzo i casi hanno superato quota 1000 a settimana ogni 100 mila abitanti. Nel dettaglio sono saliti fino a 1073, con una crescita percentuale pari al 13,7 per cento. Una crescita che si sta verificando in tutta la Toscana: a livello regionale, i casi si assestano su cifre ancora più importanti: 1207 ogni 100mila abitanti, una percentuale di crescita del 28,4 per cento, con il 15 per cento di posti letto occupati in area medica e il 5,8 per cento nelle terapie intensive. 

Nello specifico, il monitoraggio Gimbe rileva che al 22 marzo il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti covid è del 13,8% in area medica e del 4,8% in area critica. Superano la soglia del 15% in area medica Abruzzo, Basilicata, Calabria, Puglia, Sardegna, Sicilia e Umbria; mentre nessuna regione è oltre la soglia del 10% in terapia intensiva. "Stabile rispetto alla scorsa settimana il numero degli ingressi giornalieri in terapia intensiva: la media mobile a 7 giorni si attesta infatti a 42 ingressi/die rispetto ai 41 della settimana precedente", ha sottolineato Marco Mosti, direttore operativo della Fondazione Gimbe.