Covid: i nuovi casi nell'Aretino, i test e gli obblighi in vigore. Il quadro
La Regione propone di valutare l’opportunità di mantenere l’obbligo di mascherina per i lavoratori negli ambienti più esposti a rischio di contagio
Sono 1.808 i nuovi casi Covid in Toscana: 521 confermati con tampone molecolare e gli altri 1.287 con test rapido. Di questi 161 sono stati censiti nell'Aretino. I dati relativi alla diffusione del virus nelle province arrivano direttamente dalla Regione che, attraverso i propri canali di monitoraggio, ha presentato il report riguardante i numeri degli ultimi sette giorni.
Le cifre del bollettino settimanale
Il numero dei contagiati rilevati in regione dall'inizio della pandemia sale dunque a 1.614.606. A oggi in 2.547 risultano ancora positivi. I guariti crescono dello 0,1% (1.225 persone) e raggiungono quota 1.600.022 (99,1% dei casi totali). A oggi sono ricoverate in ospedale 218 persone (36 in più rispetto alla settimana precedente, più 19,8%), di cui 6 (3 in più, più 100%) si trovano in terapia intensiva. In 2.329 sono in isolamento a casa, perché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi (536 in più rispetto alla settimana precedente, più 29,9%). La lista dei decessi si aggiorna con 11 nuovi decessi: 7 uomini e 4 donne con un'età media di 85,7 anni.
L'andamento per provincia Con gli ultimi casi salgono a 432.164 i positivi dall'inizio dell'emergenza nei comuni della Città metropolitana di Firenze (470 in più rispetto alla settimana precedente), 104.847 in provincia di Prato (89 in più), 124.944 a Pistoia (161 in più), 84.647 a Massa Carrara (106 in più), 175.843 a Lucca (187 in più), 189.159 a Pisa (228 in più), 148.823 a Livorno (162 in più), 145.901 ad Arezzo (161 in più), 116.032 a Siena (144 in più) e 90.804 a Grosseto (96 in più). A questi vanno aggiunti 571 casi di positività notificati in Toscana ma che riguardano residenti in altre regioni. La Toscana ha circa 44.222 casi complessivi ogni 100.000 abitanti dall'inizio della pandemia (tra residenti e non residenti). Al momento la provincia di notifica con il tasso più alto è Lucca (con 46.174 casi ogni 100 mila abitanti), seguita da Livorno (45.757) e Pisa (45.436). La più bassa concentrazione si riscontra a Prato (con un tasso di 40.566).
I decessi La lista dei decessi si aggiorna con 11 nuovi decessi: 7 uomini e 4 donne con un'età media di 85,7 anni. Relativamente alla provincia di residenza, le persone decedute sono: 3 a Firenze, 1 a Prato, 1 a Massa Carrara, 2 a Pisa, 1 a Livorno, 2 a Grosseto, 1 fuori Toscana. Sono 12.037 i deceduti dall'inizio dell'epidemia: 3.809 nella Città metropolitana di Firenze, 967 in provincia di Prato, 1.066 a Pistoia, 729 a Massa Carrara, 1.077 a Lucca, 1.321 a Pisa, 888 a Livorno, 803 ad Arezzo, 710 a Siena, 470 a Grosseto. Vanno aggiunte 197 persone decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione. Il tasso grezzo di mortalità per Covid-19 (numero di deceduti/popolazione residente) è al momento 329,7 ogni 100 mila residenti. Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (389,3 ogni 100 mila abitanti), seguita da Firenze (386,7 x100.000) e Prato (374,1 x100.000), mentre il più basso è a Grosseto (217,6 x100.000).
Ogni venerdì sul sito dell'Agenzia Regionale di Sanità saranno pubblicati all'indirizzo www.ars.toscana.it/covid19 i confronti con l'andamento della pandemia nelle altre regioni italiane.
Test Covid-19: chi li deve fare e quando
Per accedere al pronto soccorso o per essere ricoverati in strutture sanitarie, solo i pazienti che presentano sintomi compatibili con il Covid-19 dovranno sottoporsi a test per diagnosticare l’eventuale infezione da Sars-Cov-2. Ugualmente dovrà fare chi dichiara di aver avuto contatti stretti con un caso confermato di Covid-19 negli ultimi cinque giorni o chi, pur asintomatico, si deve ricoverare o trasferire in ambienti assistenziali ad alto rischio, come possono essere ad esempio i reparti dove sono presenti pazienti immunocompromessi e fragili, strutture protette o Rsa.
La Regione Toscana lo ribadisce in una nota inviata a tutte le Asl e aziende ospedaliere per una corretta e omogenea applicazione della circolare del Ministero della salute pubblicata l’8 settembre. I pazienti dunque che non presentano sintomi compatibili con il Covid-19 e non sono destinati a reparti a rischio non dovranno sottoporsi a controlli.
Riguardo gli ospiti che devono accedere a strutture residenziali sanitarie e socio-sanitarie in cui siano presenti persone fragili a rischio, la Regione precisa che è facoltà del direttore sanitario o del clinico che ne ravvisi la necessità definire ulteriori indicazioni per l’effettuazione di test e misure di prevenzione e protezione aggiuntive.
Visitatori e accompagnatori che presentano sintomi compatibili con il Covid-19, come specificato anche dal Ministero, devono evitare di accedere alle strutture e le stesse precauzioni devono adottare gli operatori che svolgono la loro attività in ambienti assistenziali dove sono presenti pazienti immunocompromessi e fragili. Rimane l’obbligo di indossare la mascherina per i lavoratori, utenti e visitatori all’interno dei reparti che ospitano pazienti fragili, anziani o immunodepressi, specialmente se ad alta intensità di cura, comprese le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistenziali, gli hospice, le strutture riabilitative e le strutture residenziali per gli anziani, anche non autosufficienti. La Regione propone di valutare l’opportunità di mantenere l’obbligo di mascherina per i lavoratori negli ambienti più esposti a rischio di contagio e già indicati nel documento di valutazione dei rischi.