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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Ghinelli, "Dati non allarmanti, ma il contagio continua." Le immagini dei controlli con il drone

Ghinelli ha parlato anche dell'attesa del decreto, a poche ore dalla sua effettiva pubblicazione. Il sindaco si auspicava quello che poi si è verificato, tempo utile per una chiusura programmata delle fabbriche

"28 contagiati in tutto nella città di Arezzo, 110 le quarantene, numeri che non ci allarmano molto ma che ci dicono che il contagio non è fermo." E' iniziata così la diretta di oggi del sindaco Ghinelli che con i grafici ha mostrato come il dato provinciale dei contagiati cresca in maniera più evidente rispetto ad Arezzo città e che secondo le previsioni, a fine mese ci saranno circa 40 positivi in città e in provincia in totale un massimo di 200.

Ghinelli ha parlato anche dell'attesa del decreto, a poche ore dalla sua effettiva pubblicazione. Il sindaco si auspicava quello che poi si è verificato, tempo utile per una chiusura programmata delle fabbriche. 

"Ho avuto un lungo colloquio con Luca Benvenuti, ad di Chimet proprio oggi - racconta Ghinelli - una delle aziende che è ragionevole ritenere che resterà attiva per lo meno per la parte del rifiuto ospedaliero da trattare. Ci sono aziende che non possono chiudere spengendo un interruttore, ma hanno bisogno di tempi di abbattimento dei forni ad esempio.

I controlli della Polizia locale con il drone

Sono stati fatti 100 controlli ed emessi 7 verbali sempre per la violazione dell'articolo 650 del codice penale. Tra le zona controllate ci sono state il Pionta, Villa Severi, la strada di via Guilio Salvadori e le areee verdi non chiuse, ma che comunque restano interdette al transito.

"Abbiamo messo in campo anche il drone che ha sorvolato numerose zone della città e come si vede dalle immagini ha portato ad un intervento di una pattuglia per fermare una persona a piedi e rimandarla a casa, lungo il viale della Marchionna."

Restare a casa: i controlli con il drone

Il reato contestato può essere più grave

Secondo un avvocato penalista con cui ha parlato il sindaco, la procura di Milano ha invocato la violazione dell'articolo 260 del regio decreto che riguarda l'osservanza di una norma di rilevanza per la salute pubblica. Rispetto all'ammenda per l'articolo 650 del codice penale c'è una differenza fondamentale, perché questa norma non è ablabile, la penanon è alternativa, ma congiunta e prevede l'arresto fino a 6 mesi e l'ammenda, quindi molto più grave.

"Ho dato mandato ai miei legali di studiare il caso per poterlo applicare"

La comunicazione sul coronavirus specifica per stranieri

Alla domanda posta, il sindaco ha detto che "è un tema che esiste e del quale tenere conto, potremmo procedere con traduzioni specifiche da far circolare nelle comunità di riferimento. Ne parlerò con i servizi demografici."

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