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Cronaca

Arezzo si spacca sui mercati. Assembramento al Giotto? Le spiegazioni di Ghinelli e Comanducci

Ghinelli ha scritto anche a Rossi con una proposta di chiusura dei mercati se non rispettano quattro prescrizioni

Un fiume di polemiche a partire da ieri sera sui mercati all'aria aperta di prodotti alimentari. Oggi infatti è stato il turno del Mercatale dei produttori agricoli della provincia di Arezzo sotto i Portici di via Roma e del mercato settimanale di Via Giotto, dove, ovviamente, da decreto, possono aprire solo i banchi di prodotti alimentari, frutta, verdura, formaggi. 

Nel primo caso la polemica è montata via social quando ieri è stata annunciata l'edizione di aprile del Mercatale che si tiene una volta al mese. Qui sono stati presi tutti gli accorgimenti per evitare la diffusione del contagio del coronavirus e quindi le distanze tra i banchi e "tutte le misure di sicurezza interpersonali indicate dal Ministero."
Molti si sono indignati che questo mercato si tenesse nella giornata di oggi. Ma l'indignazione è montata anche con il mercato del sabato. Racconti di chi c'è stato ha parlato di molte persone che hanno approfittato per andare a fare spese alimentari ai banchi in via Giotto e ad una certa ora molte machcine si contavano parcheggiate nel viale.

Una foto, di cui non siamo in possesso, ma che abbiamo visto circolare su Facebook, mostra effettivamente un gran numero di persone.

E' opportuno che si tenga il mercato di via Giotto? Il sindaco lo può chiudere?

Il decreto del presidente del consiglio dei ministri ha stabilito che i mercati anche all'aperto dovessero stare chiusi, fatto salva la possibilità di aprire per i soli stand alimentari, se sono garantite tutte le disposizioni di sicurezza per evitare la diffusione del coronavirus. Sempre a livello nazionale è stato deciso che i Comuni non debbano prendere decisioni contrarie a quelle del Governo. 

In merito hanno dato spiegazioni sia il sindaco Ghinelli che l'assessore alle attività produttive Marcello Comanducci.

"E' stato controllato il mercato del sabato con un numero significativo di agenti - ha raccontato il sindaco - non sono stati evidenziati momenti di particolare affollamento, è stata verificata la distanza interpersonale di più di un metro. La fotografia che gira su Facebook che ho visto, molto probabilmente è fatta con un teleobbiettivo e perciò schiaccia le persone e sembra affollato, ma se guardate le strisce per terra vedete che le distanze sono rispettate, è un falso problema quello che oggi molti cittadini si sono posti vedendo quella fotografia, non ho avuto segnalazioni dai cittadini presenti che ci fosse folla."

E sul Mercatale

"Anche il famoso Mercatale è stato aperto, mi dispiace che si sostenga una tesi che sia pericoloso, è brutto, non so perchè facciano riferimento a una foto del 2018. La nostra è una città ordinata e le persone riescono a stare alla distanza giusta, poi sulla possibilità di aprire o no i mercati è un'altra questione."

Era il caso di farlo tenere questo Mercatale?

"Non dipende da noi, il decreto legge è chiaro - spiega Marcello Comanducci - parla di dare la possibilità solo agli alimentari per continuare la propria attività nel Comune di Arezzo. Questo da noi vale per tre mercati, quello del Giotto, il Mercatale e anche per Campagna Amica nel piazzale del centro Affari che si tiene una volta alla settimana, non è un evento, sono mercati periodici. Questo era nato con la logica di evitare i sovraffollamenti sui supermerati, in realtà non avviene all'atto pratico perché nei mercati non si può fare la spesa completa. Chi può annullarli? I governatori di regione, come hanno fatto in Lombardia, in Campania, che hanno chiuso tutto. I pochi comuni che in provincia di Arezzo hanno annullato i mercati lo hanno fatto perché si tenevano in strade piccole in situazioni dove non ci potevano essere le garanzie di sicurezza.  Nei nostri casi non ci sono questi problemi.  Al Mercatale ci sono state pochissime persone, sono stati delimitati i Portici da fettucce per agevolare l'afflusso solo da pochi lati, in reltà non c'è andato quasi nessuno. Dobbiamo cambiare mentalità, andremo verso un'apertura graduale, se questo sarà dovremo andare con sistemi di sicurezza, protezioni, senza ammassarsi.

Possono essere presi altri accorgimenti per limitare l'afflusso?

"Sembra fatto apposta, ma proprio ieri ho scritto al governatore della Toscana per mandarlgi una bozza di ordinanza, visto che ci ha chiesto dei suggerimenti. Gli ho scritto che ponga il divieto di esercizio di mercati all'aperto e al chiuso anche di generi alimentari, autorizzandoli solo con un piano dei sindaci da consegnare agli esercenti che prevedano quattro prescrizioni: la perimetrazione dell'area del mercato, la presenza di un unico varco di accesso, la sorveglianza pubblica o privata, l'uso obbligatorio per gli addetti alle vendite di guanti e mascherine.

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