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Cronaca

Coronavirus, Cappietti: "Attesa e precauzione, ho annullato il viaggio di lavoro in Cina"

Commercialista specializzato nel business proprio con la Cina, Giovanni Cappietti spiega come e perché ha deciso di annullare il proprio viaggio a pochi giorni dallo stop ai voli deciso dal Governo

"Sarei dovuto partire domenica scorsa, poi con l'arrivo di maggiori notizie sul coronavirus ho spostato il volo a mercoledì, poi ho annullato del tutto il viaggio in Cina." Dispiaciuto, ma consapevole di aver fatto alla fine la scelta giusta Giovanni Cappietti, noto commercialista aretino, ha dovuto rinunciare ad uno dei suoi tanti viaggi di lavoro in Cina. Come raccontato in una delle ultime puntate di #NonSoloFisco, Cappietti si è infatti specializzato nell'internazionalizzazione delle imprese, nel business nel paese del dragone e ormai da tempo sta accompagnando numerose aziende, aretine e non solo, negli sbocchi commerciali in Cina, dove riescono così a superare le difficoltà di conoscere leggi e fiscalità.

"Il sistema cinese ha molta fame di prodotti del made in Italy"  ha sempre raccontato Cappietti di ritorno dai suoi viaggi, e così anche questa volta era pronto per lavorare in Cina per aziende del settore alimentare e della meccanica.

"Sarei dovuto stare via nove giorni in tutto, facendo tappa prima nella vicina Hong Kong e poi nell'area di Guangdong distante 10 ore via terra da Wuhan dove si è sviluppato il focolaio del Coronavirus. Avrei dovuti incontrare imprenditori cinesi e alcuni enti, per stringere rapporti a favore del made in Italy, ma per il momento abbiamo dovuto fermare tutto."

Anche perché proprio Wuhan è una città strategica dal punto di vista commerciale.

"Sì è una sorta di hub, una piattaforma commerciale fondamentale come punto di smistamento e quindi centrale per il transito sia delle merci che delle persone - spiega Cappietti - E poi c'è da considerare, in senso opposto i numerosi viaggi dei cinesi in Italia e anche ad Arezzo per fare accordi commerciali con le aziende aretine, i loro viaggi per turismo, la loro alta frequentazione alle fiere internazionali."

Già tra poco ci sarà la fiera Hong Kong International Jewellery Show, prevista al momento dal 4 all'8 marzo prossimo.

"Per il momento è tutto confermato, così come altri tipi di fiere in Cina, ma il monitoraggio è in corso e quindi attendiamo i vari aggiornamenti per avere notizie più definitive per le tante attività connesse con l'Italia."

Insomma un pezzo di economia è bloccata sia per gli italiani che per i cinesi e i normali rapporti commerciali sono interrotti, in maniera ancora più evidente da quando il governo Conte ha decretato la chiusura dei voli da e per la Cina nel territorio italiano.

"Cosa significa a livello economico tutto questo? E' presto per dirlo - conclude Cappietti - ma sicuramente un impatto per chi lavora con la Cina ci sarà, adesso c'è un clima di attesa, di prime valutazioni, ma gli effetti veri saranno chiari nei prossimi mesi, anche a seconda di quanto questo allarme sanitario durerà. All'attesa si fonde un sentimento di preoccupazione, ma anche una certa stabilità emotiva che in economia è fondamentale."

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