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Cronaca

"Toscana arancione, ma Arezzo, Prato e Pistoia sono da zona rossa", le anticipazioni di Giani

Oggi il Ceps analizzerà i dati: "Ad Arezzo 300 contagi ogni 100mila abitanti". Nel pomeriggio l'incontro con i sindaci e stasera le ordinanze

Le prime indiscrezioni sono arrivate a margine di una conferenza stampa di questa mattina. La Toscana resterà in zona arancione con alcune restrizioni "chirurgiche" da zona rossa in province e comuni con i contagi oltre i 250 su 100mila abitanti. A riferirlo è stato lo stesso presidente della Regione, Eugenio Giani, a margine dell'incontro con i giornalisti: "Oggi pomeriggio - annuncia- dopo aver capito la situazione della Toscana, posso ragionevolmente dire che le relazioni del Cts dovrebbero consentirci di restare zona arancione, porterò al Ceps i dati dai quali appare un serio riscontro per tenere in zona rossa tre province: Prato, Pistoia, Arezzo. Valuteremo su queste tre province come muoverci".

Giani spiega che le tre province "superano la soglia dei 250 contagi: quasi 300 ad Arezzo, ben oltre i 300 sia a Prato che a Pistoia". Tuttavia nel pistoiese il dato "si mantiene sui 378-380 casi, anche li' dunque- rimarca il presidente- c'e' una stabilizzazione. Poi ci sono 81 comuni oltre i 250 casi, molti dei quali nelle tre province indicate".

Questo pomeriggio Giani dovrebbe incontrare i sindaci delle province di Arezzo, Pistoia e Prato. "Alla luce di questi incontri- rende noto-  firmerò le ordinanze dovute. Per gli 81 comuni che superano la soglia dei 250 contagi non ci sarà una riunione, ma un rapporto diretto coi singoli sindaci per decidere il da farsi".

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