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Cronaca Arezzo Nord

Coronavirus, salta la seconda ipotesi di albergo sanitario. D'Urso: "Il Prefetto requisisca una struttura"

Il direttore sanitario, in seguito al passo indietro fatto dal condominio I Gelsi, ha chiesto l'intervento del prefetto. "E' necessario tutelare i negativi, ma anche i positivi al virus"

Dopo l'ipotesi legata all'hotel Planet, anche quella sulla struttura I Gelsi è sfumata: gli aretini positivi al coronavirus - che presentano sintomi lievi - non saranno ospitati nel condominio di viale Santa Margherita per trascorrere il periodo di isolamento. Ad annunciarlo è lo stesso direttore Antonio D'Urso in una dichiarazione rilasciata all'emittente Arezzo Tv. 

"La struttura ha ritirato la disponibilità a fare l'accordo con noi - ha affermato D'Urso - e dato che il decreto della presidenza del consiglio prevede, qualora fosse necessario, l'intervento del Prefetto, mi sono già mosso". 

La seconda ipotesi per l'albergo sanitari: il condominio I Gelsi

Il direttore generale ha spiegato di aver già parlato con il prefetto Anna Palombo per cercare una soluzione. 

"Chiederò al Prefetto che requisisca una struttura alberghiera come prevede la norma dello Stato. E' necessario tenere in isolamento chi è Covid positivo: capisco le reazioni (che sono diverse dal  caso del Planet) ma è comunque necessario garantire la sicurezza sia di chi è negativo al virus sia a chi è positivo". 

D'Urso non avrebbe intenzione di indicare una struttura specifica. Stando a quanto affermato chiede di requisire un albergo e in sequito saranno valutati i requisiti ritenuti necessari. 

Nelle prime ore del pomeriggio l'azienda sanitaria ha ulteriormente chiarito la situazione con una nota: 

"Anche "Il Condominio i Gelsi", ha ritirato la propria disponibilità come albergo sanitario. L’Azienda sanitaria aveva già esaminato 35 strutture che potessero avere i necessari requisiti per ospitare persone con influenza da Covid-19 ma purtroppo, ad oggi, nessuna ipotesi risulta percorribile. Pertanto, il direttore generale della Asl Antonio D'Urso, ha chiesto al Prefetto, in base alle normative nazionali per l’emergenza, di requisire eventuali immobili idonei, per ospitarvi le persone in sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario o in permanenza domiciliare, laddove tali misure non possano essere attuate presso il domicilio della persona interessata".

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