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Cronaca

Brogi: "Alla giornalista molestata la solidarietà del Corecom. Adesso imbarazzo nel celebrare la festa della Toscana"

Enzo Brogi, presidente di Corecom Toscana, ha parlato con Greta Beccaglia, giornalista che ha subito molestie di fronte allo stadio di Empoli in diretta tv. "Solidarietà, imbarazzo per la nostra regione che si è resa teatro di un gesto così vile"

Solidarietà del Corecom Toscana e del suo presidente Enzo Brogi nei confronti della giornalista Greta Beccaglia, molestata da un tifoso allo stadio di Empoli mentre stava lavorando.

"Stamattina - racconta Brogi sul suo profilo Facebook - ho telefonato a Greta Beccaglia. Le ho espresso la mia vicinanza ed anche quella del Corecom Toscana. Greta non si è fatta intimidire ed ha denunciato l’uomo che l’ha molestata. Le ho detto che avremo un po’ di imbarazzo domani, 30 novembre, a festeggiare la nostra Toscana terra che per prima ha abolito la pena di morte e la tortura, ma che ancora è costretta a rendersi teatro di gesti così stupidi, vili e volgari. 
Ho anche chiamato Marco Talluri direttore di Toscana TV immaginando il difficile momento che sta vivendo redazione con una giornalista molestata in diretta ed un giornalista Giorgio Micheletti che da studio l’ha invitata “a non prendersela”. Micheletti ha sbagliato, ma non sempre è così facile trovare le parole giuste nella diretta. Si è scusato e giustificato dicendo che lo ha fatto per difendere, incoraggiare la collega.  Ha moltissimi anni di lavoro alle spalle, ritengo sia sincero." 

Poi un appello rivolto alle nuove generazioni e agli uomini invitati a fare il primo "scatto culturale". 
"Mi piace pensare che la “nostra” Greta con la sua determinatezza e coraggio rappresenti al meglio quella nuova generazione di toscane e toscani che porta avanti con caparbia il proprio diritto ed orgoglio a voler lavorare con dignità e professionalità senza doversi misurare con il proprio fisico, con l’abbigliamento o il  trucco. Stiamo riflettendo in questi giorni sulle battaglie per la parità di genere, su campagne contro la violenza sulle donne, sulla necessità di leggi più puntuali e stringenti ma, da questi insopportabili episodi, capiamo con evidenza quanto ci sia soprattutto bisogno di intervenire su cultura e formazione. 
Per fare questo non basta esprimere solidarietà a Greta, occorre un lavoro serio e concreto da parte di tutti. Occorre soprattutto che siano gli uomini a fare il primo scatto culturale. A non voler essere più associati a chi si fa grande toccando il culo ad una donna che lavora".

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