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"Controlli, patto d'onore e appelli a magistratura e famiglie", ricetta di Ghinelli contro la movida violenta

Gli episodi negli ultimi fine settimana si sono moltiplicati: una vera e propria escalation di risse e parapiglia che si è conclusa sabato scorso con l'aggressione ad un agente della Polizia Municipale da parte di un 20enne in stato di ebbrezza

Più controlli (coordinati dal Prefetto), un patto d'onore con gli esercenti e una maggiore attenzione da parte delle famiglie. Sono questi gli ingredienti della ricetta del sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli contro la "movida violenta". Gli episodi negli ultimi fine settimana si sono moltiplicati: una vera e propria escalation di risse e parapiglia che si è conclusa sabato scorso con l'aggressione ad un agente della Polizia Municipale da parte di un 20enne in stato di ebbrezza. La sensazione, per tanti aretini, è che la situazione stia sfuggendo di mano. Il problema che si cela dietro a queste vicende è quello dell'abuso dell'alcol sempre più diffuso tra i giovanissimi. Un fenomeno che tocca il suo apice nei fine settimana là dove ci sono i locali più frequentati: ovvero il centro storico. 

Il patto d'onore con le categorie economiche

"Un appello è stato lanciato alle categorie economiche e ai commercianti - ricorda il sindaco - L’intento è coinvolgerli in un patto ‘morale’ che porti a disincentivare la somministrazione di bevande alcoliche a minorenni, fattispecie peraltro già vietata dalla legge, e dinanzi a casi evidenti di mancanza di sobrietà. Come termine di sottoscrizione pongo il 21 giugno, altrimenti prenderemo altri provvedimenti".

Una sorta di ultimatum dunque, con tanto di data entro la quale sono attesi i riscontri da parte delle categorie. "Confidiamo nella loro adesione - prosegue Ghinelli - che prendano consapevolezza della situazione e i titolari dei locali si comportino in modo coscienzioso".

Appello alla magistratura

Nell'attesa però Ghinelli lancia un appello anche alla magistratura: "Nel rispetto ovviamente della sua indipendenza: in questo caso va dato un esempio di inflessibilità nell’applicazione della legge. Arezzo è una città che sta proponendosi ai turisti e non è ammissibile che gli stessi siano molestati da persone ubriache. Sarebbe la peggiore pubblicità che andrebbe a detrimento di tutti.  Tengo a precisare, inoltre, che le forze di polizia sono attive ogni fine settimana: polizia municipale, carabinieri, polizia di stato, guardia di finanza. E svolgono un ottimo lavoro".

Allo stesso tempo il sindaco fa proprio un appello che da tempo la Polizia Municipale rivolge alle famiglie aretine, affinché facciano attenzione alle abitudini dei figlie e intervengano nei casi in cui l'abuso di alcol diventi un fenomeno ricorrente. 

Verso controlli serrati

Ma cosa accadrà fino al 21 giugno? Arezzo si trova di fronte altri due fine settimana a rischio. Le forze dell'ordine sono pronte, come lo sono sempre state, a controllare il territorio e garantire la sicurezza. "Serve però una strategia diversa, che dovrà essere coordinata dal Prefetto. Per questo chiederò la convocazione di un tavolo per l’ordine e la sicurezza pubblica. Il suo coordinamento è ovviamente fondamentale”.

Resta valida per il primo cittadino, la possibilità paventata circa 10 giorni fa, di affiancare alle forze dell'ordine anche la vigilanza privata. "Stiamo valutando un progetto e quando sarà pronto si potrà sottoporre al Prefetto. I costi sarebbero sostenuti dal Comune - afferma Ghinelli - e potrebbe essere una valida soluzione".

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