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Cronaca

Consulenze d'oro a Banca Etruria, la sentenza: tutti assolti

E' questa la decisione del giudice Ada Grignani. La sentenza è stata letta in seguito ad una camera di consiglio di circa un'ora

Tutti assolti. E' questa la decisione del giudice Ada Grignani. La sentenza è stata letta in seguito ad una camera di consiglio di circa un'ora. 

In aula erano presenti solo due imputati: Nataloni e Cabiati. Presenti anche i risparmiatori azzerati. 

I 14 imputati, tra cui anche Pier Luigi Boschi (babbo di Maria Elena, che all'epoca dei fatti era vicepresidente dell'istituto di credito aretino), erano accusati di aver agito in modo sconsiderato, affidando "consulenze inutili" e "ripetitive", per le quali la banca, che si trovava già in condizioni critiche, aveva sostenuto costi imponenti. Condotte che sarebbero costate loro l'accusa di bancarotta semplice. 

Le consulenze avrebbero pesato infatti per circa 4 milioni di euro. Erano incarichi affidati dall'istituto di credito a societa specializzate per valutare, analizzare e poi avviare il processo di fusione con un istituto di elevato standing per evitare il crac. A proporre lo scenario della fusione furono le autorità bancarie che avevano individuato in Banca Popolare di Vicenza il possibile partner dell'operazione. Le consulenze d'oro furono affidate comunque, ma nulla di quanto analizzato e valutato si concretizzò.

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