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Cronaca San Giovanni Valdarno

Indagini e operazioni contro la criminalità: dopo 35 anni di servizio si congeda il luogotenente Malandruccolo

Trentacinque anni di servizio e decine e decine di indagini in Valdarno e nel resto della provicia. Dopo una carriera al servizio della comunità, una nuova fase della vita per il sottufficiale

Trentacinque anni con la divisa dell'Arma. Trentacinque anni di indagini, alcune della quali hanno lasciato il segno nella provincia di Arezzo. Lascia il servizio attivo ed il nucleo operativo e radiomobile della compagnia Carabinieri di San Giovanni Valdarno il luogotenente carica speciale Franco Malandruccolo. E' arrivato per lui il momento del congedo per raggiunti limiti di età. 

Classe 1963, originario della provincia di Latina, il luogotenente Malandruccolo si era arruolato nell’Arma quale Carabiniere ausiliario, nel 1981, a 18 anni ancora non compiuti, o come recitano i documenti "arruolato a 17 anni col permesso dei genitori".

Dopo la Scuola Allievi Carabinieri di Iglesias, in Sardegna, il primo incarico operativo lo vede come Carabiniere in servizio presso la Territoriale umbra, dove affronta la proverbiale “gavetta”, durata quasi 2 anni, durante i quali inizia ad apprendere i rudimenti delle tecniche investigative.

"Giovane Carabiniere animato da una genuina passione, riesce a vincere il concorso e ad accedere alla Scuola Sottufficiali. Al termine del corso, viene destinato al 6° Battaglione Carabinieri Toscana, dove rimane tre anni", spiega l'Arma dei Carabinieri in una nota.

Nel 1988, arriva alla Territoriale della Provincia di Arezzo, alla Stazione di Foiano della Chiana. Ci rimarrà per 3 anni, ma comunque, da quel momento in poi, non lascerà più il territorio provinciale, fino ad arrivare ad oggi. 35 anni ininterrotti in provincia, quasi equamente suddivisi tra il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di San Giovanni Valdarno (dal 1991 al 1994 prima, e poi dal 2009 a oggi) e il Nucleo Investigativo di Arezzo, dove milita dal 1994 al 2008.

"Anni costellati da decine e decine di attività investigative, in cui il sottufficiale ha guidato gli uomini della propria squadra con grande abnegazione, professionalità e passione. Una presenza e una professionalità che gli hanno consentito di raccogliere la piena fiducia della Magistratura aretina e fiorentina, oltre che dei propri collaboratori e della propria scala gerarchica. Per alcuni anni, cosa tutt’altro che comune, gli è stato affidato anche il comando del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di San Giovanni Valdarno (ordinariamente destinato al ruolo degli Ufficiali), a riprova della fiducia riposta in lui da parte dell’Amministrazione".

Negli ultimi anni aveva portato a termine alcune importanti attività investigative. Nell'ottobre del 2020 si occupò dell'operazione “Ricavo” a conclusione di complessa attività di indagine incentrata su un’organizzazione criminale - capeggiata da un pluripregiudicato, ex collaboratore di giustizia - dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti. Tra i reati contestati però c'erano anche il furto aggravato, la ricettazione e la tentata estorsione in tutto il Valdarno Aretino. L’operazione ha portato all’esecuzione di 9 misure cautelari, tra cui due soggetti tratti in arresto in Albania e in Germania con la cooperazione del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia. Altri 10 soggetti risultano indagati in stato di libertà;

Fa ricordare anche l'operazione “Giglio”, iniziata nel gennaio 2020, "incentrata su sodalizio criminale dedito all’esecuzione di rapine in danno di esercizi commerciali e istituti di credito, con proventi di oltre 100mila euro". L’indagine, condotta tramite attività di intercettazione telefonica e ambientale e pedinamenti elettronici, si è conclusa nel febbraio 2021, con l’esecuzione di 5 ordinanze di custodia cautelare (in carcere e ai domiciliari) eseguite nelle province di Arezzo e Palermo, più un sesto soggetto denunciato.

Infine l'operazione “Driver”, che risale al dicembre 2020, "incentrata su sodalizio criminale dedito ai furti di autovetture di lusso in Toscana, Emilia Romagna, Marche, Umbria e Lazio". L’indagine, condotta tramite attività di Ocp e pedinamenti elettronici, si è conclusa nell’aprile 2021, con l’esecuzione di 2 misure cautelari dell’obbligo di dimora (una delle quali successivamente tramutata in custodia cautelare in carcere) e denuncia di una terza persona. I tre soggetti, residenti nelle province di Roma e Latina, riconosciuti responsabili del furto di 5 autovetture dall’alto valore commerciale (80-90mila euro cadauna). 

"Per il luogotenente Carica Speciale Franco Malandruccolo – che contestualmente cessa dal servizio attivo, andando in congedo per limiti di età – la fine di un’esaltante esperienza al servizio della comunità, e l’inizio di una nuova fase della vita".

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