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Cronaca

Artista aretino denunciato per diffamazione dalla mamma di Denise Pipitone. Il racconto in aula: "Così l'evento fu annullato"

Chiamato a deporre di fronte al giudice anche il Cico, anima del Circolo Aurora, dove lo spettacolo si sarebbe dovuto svolgere

Uno spettacolo di satira "nera" mai andato in scena e una madre che ha sporto denuncia per diffamazione nei confronti dell'artista. La mamma è Piera Maggio, che da 17 anni cerca disperatamente la figlia - Denise Pipitone - rapita a Mazara del Vallo. L'artista è un aretino di  43 anni, A.G., autore di libri in stile black humor satirical e spettacoli di cabaret. E proprio i post di presentazione di uno di questi spettacoli, che sarebbe dovuto andare in scena al Circolo Aurora, in piazza Sant'Agostino,  sono finiti al centro di un procedimento per diffamazione nel 2014. 

A dieci anni dalla scomparsa della bimba, l'aretino aveva scritto e condiviso sui social delle battute che ruotavano attorno alla figura della mamma siciliana che mediaticamente si era molto esposta nel tentativo di ritrovare la figlia. 

Secondo la tesi difensiva dell'aretino, assistito dall'avvocato Niki Rappuoli, nel mirino dell'artista non c'erano ne la mamma ne la piccola scomparsa, ma quel meccanismo comunicativo che si era innescato durante le ricerche. Una sorta di critica, espressa con black umor, delle modalità con le quali questa drammatica vicenda sarebbe stata spettacolarizzata e strumentalizzata.

Ma le parole utilizzate dall'artista sono risultate troppo forti e hanno urtato la sensibilità di Piera Maggio tanto che ha deciso di querelare per diffamazione l'aretino. 

Oggi in aula ad Arezzo si è svolta una nuova udienza del procedimento, di fronte al giudice Salerno. Chiamato a testimoniare, si è presentato in aula Sergio Nenci, anima e cuore del Circolo Aurora, conosciuto dagli aretini come Cico. Incalzato dalle domande del pm Bernardo Albergotti, Nenci ha raccontato di come lo spettacolo fu annullato. Una telefonata da parte dell'avvocato della donna lo mise a conoscenza della situazione e del rammarico di Piera Maggio, che aveva intenzione di procedere per le vie legali. L'evento dunque non ebbe luogo e lui prese le distanze dal modo in cui il tema sarebbe stato trattato nello spettacolo. 

La prossima udienza si terrà il 3 dicembre. In quella data anche l'artista parlerà di fronte al giudice per spiegare la sua posizione. Nel frattempo la vicenda ha aperto un dibattito tra intellettuali ed artisti sulla libertà di espressione. 

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