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Martedì, 30 Maggio 2023
Cronaca

Filmò Sandrelli avvolto dalle fiamme, Codacons: "Daspo a vita su tutti i social"

Il coordinamento che rappresenta le associazioni dei consumatori prende posizione e chiede "povvedimenti anche per Welcome to favelas" canale dove fu pubblicato il video

"Daspo a vita da tutti i social network nei confronti dell’autore del video, poi pubblicato in rete, dell'agonia di Francesco Sandrelli". È questa la richiesta di Codacons, il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e la tutela dei diritti di utenti e consumatori in seguito alla notizia dell'identificazione dell'autore del filmato ha infatti preso posizione sulla drammatica vicenda.

L'istanza non si ferma però solo al daspo. Codacons chiede anche che vengano "adottati provvedimenti verso i responsabili della pagina "Welcome to Favelas" dove le immagini dell’incendio sono state pubblicate". 

Francesco Sandrelli, artista cortonese di 53 anni, è morto dopo giorni di agonia in ospedale, il 24 marzo scorso. I drammatici momenti dell'incendio della sua auto e del suo tentativo di salvarsi uscendo dalla vettura e camminando lungo la carreggiata del grande raccordo anulare furono filmati da un viaggiatore e poi pubblicate sul canale Welcome to Favelas. Una situazione surreale, che ha scatenato polemiche e fatto emergere fin da subito il dubbio che forse, se i soccorsi fossero stati chiamati subito da chi aveva a portata di mano uno smartphone, il 53enne si sarebbe potuto salvare. 

A quasi 3 mesi dall'evento (l'incendio avvenne il 6 febbraio) la persona che ha realizzato il filmato è stata individuata. Dopo la diffusione del video, la Procura di Roma ha aperto un'inchiesta con l'ipotesi di reato di omissione di soccorso.

"Le indagini per omissione di soccorso sono doverose, ma riteniamo che l’autore del video vada sanzionato anche con un Daspo a vita da tutti i social network, considerata la gravità del suo gesto e la possibile pericolosità sociale del soggetto – spiega il Codacons – Allo stesso modo deve essere posta sotto indagine per concorso nei reati anche la pagina social “Welcome to Favelas”, colpevole di aver pubblicato il video in questione, in considerazione del rischio emulazione da parte di altri utenti. Alla Polizia Postale chiediamo dunque di individuare i gestori della pagina e provvedere a segnalarli alla Procura, disponendo l’oscuramente della stessa pagina".

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