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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Quando Bugno era in prima fila all'assemblea di Banca Etruria. La consigliera che inguaia Tria

Sarebbe questo uno dei motivi scatenanti dell'attacco al Ministro Tria. 

Era il quattro maggio del 2014, in un padiglione di Arezzo Fiere andava in scena quella che poi sarebbe stata l'ultima assemblea dei soci di Banca Etruria. In prima fila, ad assistere ai discorsi del presidente uscente Giuseppe Fornasari e di quello appena eletto, Lorenzo Rosi, Claudia Bugno, già membro del cda della Popolare e membro del Comitato per controllo e rischi e che sarà riconfermata fino all'anno successivo, avendo come vice presidente Pier Luigi Boschi, il padre dell'allora Ministro Maria Elena. 

Sarebbe questo uno dei motivi scatenanti dell'attacco al Ministro Tria. Non va giù al Movimento Cinque Stelle che Claudia Bugno sia il consigliere dell'uomo di governo scelto proprio per il Dicastero dell'Economia.

L'affaire è scoppiato da alcune ore e sta mettendo nei guai Giovanni Tria. Claudia Bugno, 43enne di Roma, negli ultimi giorni avrebbe rinunciato all'incarico nel board di St Microelectronics per entrare in quello dell'Agenzia spaziale italiana, ma questo non basta ai pentastellati che ne chiedono la rimozione dall'incarico di consigliera del Ministro. La sua presenza nello staff non era piaciuta fin dall'inizio, nell'agosto scorso ed ha avuto una nuova ondata di contrasti recentemente, quando è stata accusata di avere un conflitto di interessi, perché il figliastro Niccolò Ciapetti è ha inziato a lavorare presso un’azienda dove è amministratore delegato il compagno di Claudia Bugno, Pier Andrea Chevallard.

Ma quello che i Cinque Stelle non hanno mai digerito sono proprio i trascorsi in Banca Etruria, dal 2013 al 2015. Per quell'incarico ha anche ricevuto una pesante multa da Bankitalia pari a 121.500 euro insieme a tutti gli altri membri del cda di allora ai quali sono stati contestati a vario titolo, "carenze nel governo, nella gestione e nel controllo dei rischi e connessi riflessi sulla situazione patrimoniale". Bugno, arrivava da Milano, voluta da un gruppo di azionisti economicamente forti della zona del Piacentino e del Milanese. Ma ad Arezzo quasi nessuno la conosceva.

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Per quella multa, Claudia Bugno ha presentato ricorso, ma ancora nessuno si è espresso.
Mentre invece lo stesso Ministero dell'Economia ieri sera ha dovuto anche diramare una nota ufficiale, per smentire le notizie rivelatesi non vere su sbianchettaure nel curriculum di Claudia Bugno depositato:

“In merito ai ripetuti riferimenti sulla stampa circa presunte “sbianchettature” del proprio curriculum da parte di Claudia Bugno, consigliere del ministro Giovanni Tria – si legge in una nota del Mef – si ribadisce e precisa che il fatto non sussiste. Consultando il testo del Cv pubblicato sul sito del Mef, si può scorrere la lista dei diversi incarichi ricoperti da Bugno tra i quali, nel febbraio 2013-2015, quello in Banca Etruria (BPEL) come membro del Consiglio di Amministrazione e del Comitato per Controllo e Rischi”.

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