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Cronaca Pieve Santo Stefano

Pieve Santo Stefano, un cittadino ritrova una spada nel Tevere

Il ritrovato si trova in custodia in Comune in attesa di una valutazione da parte degli esperti sul possibile valore culturale

Un cittadino di Pieve Santo Stefano stava passeggiando lungo il tratto del fiume Tevere che attraversa la cittadina della Valtiberina Toscana, quando ha intravisto qualcosa luccicare tra le increspature dell’acqua.
Si è avvicinato sempre più fino a distinguere bene la sagoma di un fendente. Più precisamente una spada.
Immediatamente si è informato su cosa fare, di certo non poteva tenerla per sé. Infatti, per legge, tutto ciò che viene ritrovato (nel sottosuolo come nei corsi d’acqua) e che potrebbe essere di interesse dal punto di vista storico, culturale, architettonico e antropologico appartiene allo Stato, che deve farne un apprezzamento ed eventualmente rivendicarne il possesso affinché tutti possano fruire delle bellezze italiane. Insomma deve avvenire quella che, in termini tecnici, si chiama expertise.
Il cittadino pievano, quindi, si è diretto in Comune, dove ha trovato il sindaco Claudio Marcelli, che in quanto autorità individuata dalla normativa in tal senso ha preso in custodia la spada. Il primo cittadino ha quindi contattato i Carabinieri di Sansepolcro. Infatti è ormai noto come l’Arma dispone di un reparto d’eccellenza nel settore dei beni culturali: il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, che è addirittura un ufficio di diretta collaborazione del Ministro della Cultura ed ha una sede distaccata a Firenze.
A breve avremo quindi un responso: entro pochi giorni i Carabinieri si recheranno al Comune di Pieve Santo Stefano accompagnati da un funzionario della soprintendenza per i beni culturali di Arezzo.
 

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